“Incroci di fili”: Tra San Michele e Darè per parlare di merletto a tombolo. All’evento anche artigiani che hanno collaborato con Dior e Fendi
A 150 anni dall’apertura del primo corso di merletto a fuselli del trentino, il Mets – Museo Etnografico Trentino San Michele, il Circolo Culturale Javrè – Al Filò dal Lundì e il Comune di Porte di Rendena, omaggiano questa pratica con un convegno nazionale Giri e incroci di fili. Il merletto a tombolo tra tradizione e innovazione, che avrà luogo l’11 e il 12 ottobre tra la sede del Mets a San Michele e il Museo di Casa Cüs a Darè, Porte di Rendena.
Il merletto a tombolo è un’arte antica, tramandata di generazione in generazione, che consiste nel sapiente intreccio di filo e fuselli. La sua origine risale molto indietro nel tempo tanto da risultare ancor oggi avvolta nella leggenda. La tecnica inizia a diffondersi in Europa tra Quattrocento e Cinquecento, guadagnando popolarità inizialmente tra le classi sociali più elevate e successivamente anche tra il popolo.
Grazie all’istituzione di scuole, i merletti iniziano a entrare nella quotidianità. In Trentino queste vengono introdotte dall’impero austro-ungarico negli anni Settanta dell’Ottocento con lo scopo di dare occupazione stabile alle giovani delle zone più disagiate, impedendone così l’emigrazione alla ricerca di salari integrativi del reddito familiare.
Il ricco programma dell’iniziativa, scaricabile sul sito www.museosanmichele.it, vede la presenza di nomi illustri del merletto italiano, come Alessandra Caputo di Merletto Italiano, Chiara Squarcina della Fondazione Musei Civici di Venezia, Thessy Schoenholzer Nichols collaboratrice della Fondazione Arte della Seta Lisio di Firenze. Numerosi gli interventi che approfondiranno gli aspetti peculiari del merletto a tombolo tradizionale e innovativo delle varie regioni italiane (Marialuisa Rizzini, Renata Casartelli, Maria Grazia Giacomini, Rosita d’Ercoli, Anna Capozzi, Raffaele Oliva, Anna Maria Baldo e Cinzia Presello).
L’aspetto locale del merletto sarà analizzato da Marta Bazzanella (Mets), Irene Fratton (Umse rete etnografica, dei piccoli musei ed ecomuseale, Provincia autonoma di Trento) e da Flavia Valentini (Circolo Culturale Javrè – Al Filò dal Lundì, Porte di Rendena). Non mancherà una riflessione a carattere più prettamente museale sulla cura, restauro ed esposizione dei merletti, che sarà tenuta da Barbara De Dominicis della Società tessili antichi di Viterbo.
Di spicco la presenza di artigiani artisti che, con le loro creazioni, hanno collaborato con le case dell’alta moda, Dior e Fendi, rispettivamente Marco Fersino Ribeiro Amorim e Simona Iannini. Casa Cüs ospiterà alcune delle loro opere oltre alle produzioni senza tempo del progetto Merletti e Design (Comitato per la promozione del merletto di Cantù) e di Filomena Monte Fellegara, in arte Filos.
Uno spazio particolare è riservato, a Casa Cüs, alle opere dei vari gruppi di tombolo attivi in trentino. Il convegno si concluderà con un omaggio alle maestre storiche della Val Rendena, Maria Fabbri e Marisa Dorna. Nella giornata del 12 ottobre, chiunque vorrà avvicinarsi alla tecnica e all’arte del tombolo troverà a Casa Cüs un laboratorio didattico organizzato dall’Ecomuseo della gente di collina “Il Cavalîr” (Fagagna-Udine).