Intervista a Maurizio Caola mai pubblicata sul Foglio…
Intervista fatta a metà aprile 2012 per essere pubblicata sul Foglio del Comune di Pinzolo….poi casualmente non è stata pubblicata….che qualcuno abbia messo le mani pure lì??? Mah…ai posteri l’ardua sentenza!
1) Maurizio Caola, ex Presidente della Pro Loco di Pinzolo, prima di iniziare, vogliamo dire ai lettori del giornalino comunale che cosa sia la “Pro Loco”?
La Pro loco è un’associazione turistica di volontariato; non è un’impresa; il suo scopo non è raggiungere un profitto; inoltre, è previsto che ogni forma di entrata venga reinvestita nelle attività dell’associazione; ed infine va specificato che i soci svolgono questa attività a titolo gratuito.
2) Quando sei diventato Presidente della Pro Loco di Pinzolo?
Formalmente nel marzo 2010.
3) Per quanto tempo sei stato Presidente della Pro Loco?
Due anni, la durata del mio incarico attualmente è stata la più lunga.
4) Era programmato che diventasse Presidente, o è capitato per caso?
Beh nel 2007 (quando è nata la Pro Loco di Pinzolo) ci sono state le elezioni ed ero risultato il primo dei non eletti; in seguito sono subito entrato come Consigliere, poi son diventato Vicepresidente per un anno circa ed infine nel 2010 sono stato eletto Presidente, ma non era programmato.
5) Ti sei pentito di essere diventato Presidente della pro Loco?
Assolutamente no; mi ha portato via molto tempo, quello sì, ma è stata un’esperienza che mi ha fatto conoscere molte cose.
6) La cosa più bella che è stata fatta mentre eri Presidente?
Sicuramente le Notti BiancoNere ed il concerto del Coro Sosat (il quale è stato il primo concerto al PalaDolomiti).
7) La cosa che non hai fatto e che avresti voluto fare?
Una festa campestre alla Malga Cioca, per riunire tutti i compaesani in un evento fuori dall’ordinario.
8) Ora passiamo alle domande “spiacevoli”: perché ti sei dimesso?
Io non mi sono mai dimesso: semplicemente non mi sono ricandidato alla scadenza naturale del mandato.
9) Alcuni l’hanno chiamato “golpe”, “colpo di stato”…sono parole grosse: pensi che siano i termini giusti per definire la tua non ricandidatura?
No, assolutamente, “golpe” non è il termine esatto. Sono andato via con le mie gambe. Che ci siano state delle ingerenze è sotto gli occhi di tutti, ma io ne sono uscito autonomamente, a testa alta.
10) Ma perché non ti sei ricandidato? Quali sono le motivazioni?
Semplicemente per il fatto che c’erano divergenze e diversi punti di vista con l’attuale amministrazione comunale, e mi è sembrato opportuno e responsabile non alimentare le polemiche e farmi da parte, per il bene della Pro Loco.
11) Ora parliamo del nuovo presidente, Luciano Cereghini, consigliere comunale: è non o è incompatibile con la carica di Presidente della Pro Loco?
C’è una legge, il decreto del Presidente della Regione n. 1/l del 2005, e l’art. 21 si occupa delle incompatibilità dei consiglieri comunali: al primo comma, vi sono specificate le incompatibilità ( dove rientrerebbe anche il Cereghini); ma al secondo comma, presente solo in Trentino e non nella normativa nazionale, vi sono delle deroghe. Ma secondo me la carica di consigliere comunale sarebbe comunque incompatibile con la carica di Presidente della Pro Loco, visto che questa associazione non ha solo ed esclusivamente uno scopo culturale o ricreativo; ma ognuno è libero di trarre le proprie conclusioni ed interpretazioni. Sicuramente non sarò io ad alimentare polemiche o ricorsi in tal senso.
12) Quindi, secondo te potrebbe essere opportuno che Luciano Cereghini si astenesse in un’eventuale votazione in Consiglio Comunale che riguardi la Pro Loco (ricordo che chi vota il finanziamento alla Pro Loco è il Consiglio Comunale, quindi vi è un controllo di tipo finanziario)?
Secondo me sarebbe opportuno; e se non stabilito dalla legge, che lo facesse almeno a livello morale, visto che il controllore non può essere anche il controllato.
13) A parte tutto questo, un consiglio al nuovo Presidente?
Che continui assieme al nuovo Direttivo a portar avanti un’attività incentrata sulla tradizione e sulla comunità, senza una visione di Pinzolo esclusivamente in chiave turistica; e che collabori con gli altri enti preposti, come ad esempio le altre Pro Loco, l’APT ed il Consorzio Turistico Pro Loco Val Rendena.
14) Prima cosa che dovrebbe fare la Pro Loco di Pinzolo?
Fare iniziative per il luogo e per i residenti; creare comunità (prendendo esempio dalle Pro Loco dei Comuni più piccoli, come Massimeno, Giustino e Carisolo).
15) Cambiando brevemente argomento, cosa ne pensi dei dati dell’anagrafe di Pinzolo? Pensi che sia un problema grave?
E’ un problema molto sentito anche nella Pro Loco di Pinzolo: nel mio Direttivo c’erano 6 consiglieri sotto i 30 anni, oggi ce ne sono solo 2. Lascio a voi trarre le conclusioni.
16) Per concludere, si è parlato spesso di una lista giovani: avremo nel 2015 Maurizio Caola candidato?
Per il momento preferisco finire di studiare e di seguire gli altri impegni di volontariato che ho.
Sergio Manuel Binelli