# Io sto con… un’occasione persa
Triste, e forse scontato epilogo, la morte di Daniza.
Un ‘maldestro incidente’ o un inutile sacrificio che sicuramente non metterà la parola ‘fine’ alla delicata questione ma che dovrebbe invece imporre una riflessione sulla assoluta impreparazione e sull’incredibile superficialità con cui è stata gestita l’intera vicenda da parte dei nostri dirigenti e politici provinciali, dagli amministratori locali e, purtroppo, anche da una parte della nostra comunità.
Sono ormai cronaca nota i fatti accaduti, le differenti prese di posizione e i commenti, talvolta poco ponderati, che hanno trovato ampio risalto sui telegiornali e sulla stampa locale e nazionale, oltre che sui social network, dove il confronto e il dialogo hanno lasciato spesso il posto alle offese, offrendo un’immagine non molto edificante del nostro territorio e dei suoi abitanti.
Fermi restando la vicinanza e l’affetto per Daniele Maturi, involontario protagonista dello spiacevolissimo incidente, appare piuttosto evidente (e i fatti di oggi lo confermano) come l’intera situazione sia stata per noi trentini una grande occasione persa, un preziosissimo e gratuito canale di comunicazione apertosi spontaneamente ma pessimamente gestito.
Spazi che avrebbero potuto e dovuto essere riempiti di contenuti per sostenere in maniera intelligente, pur con la dovuta autocritica, una realtà territoriale ricca di valori e di progetti, ma che invece sono stati gestiti dimostrando poca accortezza e poca lungimiranza oltre a dubbia competenza, ignorando gli inevitabili risvolti negativi che una simile condotta avrebbe provocato.
Una situazione indubbiamente critica che sembra aver colto tutti impreparati, lasciando sgomenti quanti hanno atteso per tutto il tempo una presa in carico del problema e un’assunzione di responsabilità da parte di chi invece si e’ dimostrato del tutto assente o, peggio ancor, presente in modo inadeguato. Un comportamento inutile e dannoso a cui si è aggiunto il triste spettacolo di chi non ha voluto sacrificare il proprio tornaconto personale per pochi attimi di discutibile visibilità. Un vero peccato.
È indubbio che il progetto ‘Orso’ dovrà essere riconsiderato alla luce di quanto accaduto, così come e’ indubbio che l’intera questione sarà destinata a diventare uno spinoso banco di prova per i nostri politici e amministratori locali, in vista delle prossime elezioni.
Speriamo almeno che tutti, in cuor proprio, facciano tesoro di questo triste capitolo estivo, in un periodo già fortemente provato dalla crisi economica e dal maltempo.