La difesa della donna non deve avere colori politici
Indipendentemente dal credo politico e dalla simpatia/antipatia che ognuno di noi possa avere nei confronti di Giorgia Meloni, personalmente sono rimasta basita dagli attacchi che ha subito in questi ultimi giorni.
Quando sentiamo parlare di violenza nei confronti di una donna, tutti (giustamente!) ci battiamo il petto e ci schieriamo immediatamente dalla parte della vittima, organizziamo incontri ad hoc sul tema, riempiamo le piazze di panchine rosse e ci facciamo paladini dei diritti delle donne…
Quando invece, Giorgia Meloni decide di sbarazzarsi di un co@@one con una visione distorta dell’ universo femminile, ampliata da un modo di fare che rasenta il nauseante e il ridicolo, non va assolutamente bene!!!
Se poi aggiungiamo che ha utilizzato una citazione presa da “Mulan” anziché da qualche opera più “profonda” ecco che anche questo diventa motivo di critica. Chissà, forse vista la sua identità politica, doveva stroncarci con uno slogan più d’impatto come “Punirne uno per educarne cento“?
Certamente no, l’avremmo accusata di essere troppo dura e poco politically correct.
Chissà, forse se non fosse stata lei a liberarsi di quella zavorra e fosse stata qualsiasi altra tra noi, ora tutti applaudiremmo per il coraggio dimostrato.
Viste le reazioni, risulta inutile ribadire che abbiamo bisogno di Uomini che sappiano portare pieno rispetto a tutte noi e non di pagliacci bavosi che credono pure di essere dei machi incredibili!
Non dovremmo affermarlo?
Non potremmo “eliminare” il problema? Forse perché siamo donne non ci è quindi concesso ribellarci?
Mah, forse questa chiave di lettura è ancora in voga ed è solo falsamente distorta da un bigottismo forte e puro, tipico di noi italiani..
Che dire.. brava lei e speriamo che anche altre possano col tempo avere questa forza.. allora sì saremo Donne rispettate ed amate.. allora sì saremo Donne libere.