La porta sbattuta in faccia
“Siamo stati sedotti dalla crescita economica, ma senza istruzione non c’è progresso“, così scriveva qualche anno fa Martha Nussbaum nel suo libro “Non per profitto”.
Venerdì mattina. Scendo da S.A.di Mavignola appositamente a Pinzolo per “andare in biblioteca”. Sbatto con la faccia contro la porta, mi si para davanti agli occhi un’ordinanza a firma del nostro Sindaco datata 28 novembre e operativa già a partire da oggi, venerdì 29. L’utenza viene avvisata che la biblioteca avrà un’apertura “stagionale”: rimarrà chiusa, escluso il periodo delle Feste, il mercoledì e il venerdì mattina per consentire al Personale di assolvere compiti che sarebbe impossibilitato a portare a termine, presente l’utenza nelle sale.
Biblioteca di Pinzolo…. Sedevo in Giunta comunale quando l’allora Assessora alla Cultura, ins. Carola Ferrari, si spendeva fortemente per poter realizzare questa struttura, oggi ammirata e invidiata da tanti. Una scommessa che – ricordo – non tutti avevano visto di buon occhio: “uno spazio così bello in centro al paese da dedicare alla biblioteca?”, “ma perché non realizzarla in p.zza S.Giacomo nel piano inferiore del polifunzionale?”, “la biblioteca può stare dove è!”….. Una battaglia quella che l’ins. Ferrari aveva ingaggiato, vinta alla fine grazie alla sua grinta e determinazione.
È un messaggio tristissimo quello che in questo giorno di fine novembre è stato dato alla cittadinanza: chiudere – anche se solo per due mattine – un luogo di cultura, impedire a tanti utenti di fruire di uno spazio in cui trovano possibilità di ritrovo, ascolto, interesse…. (“è un pugno nello stomaco”, diceva un utente rumeno che, come me, stamattina ha picchiato il naso contro la porta).
In una Società sempre più frivola e superficiale la nostra biblioteca è in grado di mettere in contatto con la Cultura – che è fatta non solo di libri! – un’utenza di diversa provenienza e di tutte le età. E’ uno spazio “democratico e libero” che, grazie anche a personale qualificato e disponibile, permette che il sapere e l’educazione siano il più possibile diffusi.
In un momento di spending review come quello che stiamo attraversando era un messaggio controcorrente quello che mi sarei aspettata dagli Amministratori del mio Comune: spalancare le porte alla Cultura, mantenere o estendere l’orario di apertura della biblioteca anziché limitarlo! Ancora una volta è Martha Nussbaum a sintetizzare bene il pensiero: “Mentre il mondo si fa più grande e complesso, gli strumenti per capirlo si fanno più poveri e rudimentali; mentre l’innovazione richiede intelligenze flessibili, aperte e creative, l’istruzione ripiega su poche nozioni stereotipate. Non si tratta di difendere una presunta superiorità della cultura classica su quella scientifica, bensì di mantenere l’accesso a una conoscenza che nutra la libertà di pensiero e di parola, l’autonomia del giudizio, la forza dell’immaginazione, come altrettante precondizioni per una umanità matura e responsabile”. …e io, che la frequento spesso, posso assicurare che la nostra biblioteca è in grado di garantire e favorire tutto questo!