L’Assessore Patrizia Ballardini risponde
Patrizia Ballardini – Vicesindaco di Pinzolo e Assessore Economia e Sviluppo Territoriale.
Dal dicembre 2007 Patrizia Ballardini ricopre la carica di Vice Sindaco nell’Amministrazione di Pinzolo, con delega per Economia e Sviluppo Territoriale. In questo servizio ha messo tutta la sua passione e la sua esperienza professionale al servizio della Comunità, puntando, in particolare, sui valori della centralità della persona, della sostenibilità dello sviluppo, della qualità e della cultura dell’ospitalità.
Professionalmente è impegnata come consulente aziendale e ricopre il ruolo di Consigliere di amministrazione di Trentino Sviluppo S.p.A. con delega per l’area “Marketing Territoriale”. Alle spalle ha una solida esperienza manageriale maturata all’interno del gruppo Barilla, dove sino al 2005 ha gestito lo sviluppo in ambito internazionale nel ruolo di Global Marketing Manager. Negli anni più recenti ha approfondito tematiche e strumenti legati allo Sviluppo Territoriale e messo la propria esperienza a disposizione delle piccole e medie imprese del territorio per affiancarle nel percorso di crescita.
- Dopo quasi due anni dalle ultime elezioni, come giudichi l’operato dell’attuale Giunta comunale?
- Di quale provvedimento o progetto da te suggerito vai particolarmente orgogliosa?
- Ci sono stati interventi che hai dovuto accettare, per logica di maggioranza, ma che non hai condiviso?
- Le elezioni saranno tra pochi mesi. Hai già deciso di ricandidarti?
Le risposte dell’Assessore Patrizia Ballardini
E’ alla Comunità – la stessa che ci ha dato fiducia due anni orsono – che tocca il giudizio rispetto all’operato di questa Amministrazione, che volge ormai alle battute conclusive. Al di là delle varie iniziative, resto convinta che il nostro territorio ha bisogno di spazi di ascolto e di condivisione autentica. Per quanto ho potuto, credo di averli cercati e perseguiti con convinzione.
Tra i progetti proposti e attuati nell’ambito della mia delega (Economia e Sviluppo Territoriale), alcuni si sono dimostrati particolarmente impegnativi, anche alla luce del metodo operativo adottato, sempre basato sul coinvolgimento della Comunità. Scelta ponderata, che ho sostenuto in ogni occasione, poiché sono convinta che alla base dello Sviluppo del territorio vi siano innanzitutto le Persone e la Comunità nel suo insieme. Fare un elenco sarebbe probabilmente lungo e, soprattutto, mi spiacerebbe che venisse colto come auto-promozionale; nel rispondere alle domande, mi limito dunque ad alcuni richiami essenziali.
Il piano strategico di sviluppo sostenibile
Ritengo questo percorso particolarmente importante, non solo perché si interroga sul futuro della nostra Valle – al fine di costruire una visione ed obiettivi riconosciuti, da tradursi in responsabilità, progetti ed azioni concrete – ma perché punta a farlo grazie alla convergenza di tutte le forze sociali ed economiche, insieme alle istituzioni attive sul territorio ed alla Comunità intera. Ha preso avvio nell’aprile 2008; la “fase di ascolto” ha coinvolto sia la Comunità che gli Ospiti, attraverso quasi cento interviste in profondità sul territorio, sei tavoli di confronto con i protagonisti dello sviluppo in ambito locale, oltre 1500 questionari somministrati agli ospiti. I risultati sono stati presentati nel dicembre 2008, quando è iniziata la fase di elaborazione del piano, attualmente in fase di condivisione con le Amministrazioni della valle e con i cosiddetti “portatori di interesse”, in vista della finalizzazione e della condivisione con la Comunità intera, prevista entro la fine dell’anno. Nell’ambito del “Piano Strategico di Sviluppo Sostenibile” sono stati coinvolti anche bambini e ragazzi della valle, attraverso il concorso “Il paese che vorrei”. I trecento elaborati inviati all’Amministrazione hanno evidenziato la grande maturità dei nostri ragazzi, che per questa valle immaginano uno sviluppo sostenibile, costruito sull’equilibrio tra natura e lavoro dell’uomo, desiderano paesi vivibili ed a misura di bambino, con strutture dedicate a loro ed ai bimbi che ospitiamo in estate ed in inverno.
Il piano di mobilità integrata
Nell’ambito del piano strategico, è stata inserita una sezione dedicata alla mobilità, ritenuta un tema cruciale per migliorare la vivibilità del territorio sia per i residenti che per gli Ospiti. In particolare, è stato impostato uno studio atto ad individuare, in modo sistemico e integrato, le strategie e gli interventi necessari affinché la mobilità all’interno del Comune di Pinzolo e dei singoli centri abitati si svolga con criteri di maggior sostenibilità e di maggiore razionalità, attraverso una visione d’insieme di tutti gli aspetti della mobilità (traffico motorizzato, sosta, mobilità pedonale, trasporto pubblico). Ad oggi è stato concluso ed approvato in Consiglio Comunale lo studio che contiene le proposte progettuali per Madonna di Campiglio, sostenuto dalla Consulta Frazionale e dalle rappresentanze economiche e sociali della località; è stata inoltre finanziata una prima parte del progetto, cantierabile entro settembre. E’ stata altresì completata la fase di ascolto e costruzione della proposta progettuale per la mobilità interna di S.Antonio di Mavignola ed avviata la fase di analisi per Pinzolo, con l’obiettivo di giungere ad un progetto approvato entro la primavera 2010.
Il piano di riqualificazione urbanistica
Al fine di favorire una definizione strategica delle scelte urbanistiche, è stato impostato uno studio che ha visto la luce nelle scorse settimane e che sarà oggetto di condivisione nei prossimi mesi. La prima fase del progetto ha coinvolto Madonna di Campiglio, quale area che richiede un intervento di riqualificazione urgente e una pianificazione di medio termine ormai imprescindibile. A seguire, saranno oggetto di analisi e proposta progettuale S.Antonio di Mavignola e Pinzolo. Obiettivo: garantire uno sviluppo urbano sostenibile, integrato e organico.
Il piano energetico
Con l’obiettivo di addivenire ad un piano energetico in grado di evidenziare le modalità sostenibili per soddisfare le esigenze energetiche del territorio, è stato impostato uno studio, coordinato dalla Facoltà di Ingegneria dell’Università di Trento, che ha visto ad oggi l’approfondimento di una prima tematica, più urgente in relazione ad obiettivi e tempi dell’Amministrazione: il progetto “teleriscaldamento” a Madonna di Campiglio. Lo studio, che ha dimostrato l’attualità e la rilevanza del progetto, evidenziando alcuni interventi necessari per renderlo sostenibile e compatibile con la metanizzazione – approvato dal Consiglio Comunale nello scorso mese di agosto – ha permesso di dare risposta dettagliata anche ai quesiti tecnici posti dalla Consulta frazionale di Madonna di Campiglio.
“Cultura dell’Ospitalità. Essere Comunità per essere competitivi.”
Nel luglio 2008 ha preso avvio il “percorso informativo – formativo” dedicato agli Operatori ed alla Comunità intera al fine di favorire lo sviluppo di una cultura dell’ospitalità ancora più forte, in grado di rappresentare progressivamente un fattore rilevante ed effettivamente distintivo per il territorio. Ad oggi sono stati realizzati undici incontri di confronto, nei quali sono stati coinvolti esperti e personaggi di riferimento in ambito nazionale, focalizzati su tematiche legate alla costruzione di una proposta di ospitalità territoriale in linea con le attuali esigenze del settore, a partire dal ruolo attivo della Comunità locale. Gli incontri ad oggi hanno coinvolto circa mille persone e nei prossimi mesi saranno attivati altri momenti di confronto sempre aperti all’intera Comunità.
“Storia e identità”
Questo percorso, al quale tengo in particolare modo, nasce dalla convinzione che cultura e accoglienza siano una delle chiavi distintive del territorio, fatto innanzitutto delle Persone che lo vivono, quindi della sua identità e della sua storia: fattori essenziali anche per riuscire a costruire una proposta rilevante, distintiva e competitiva per quanti vi entrano da “forestieri” e desiderano essere accolti come Ospiti.
E’ stato avviato nell’estate 2008 a Madonna di Campiglio, con gli incontri “M.di Campiglio. Storia e identità della Perla delle Dolomiti”, coordinati da P.Bisti, che hanno costellato l’estate e quindi l’inverno. Nel 2009 il percorso è stato esteso a Pinzolo e S.Antonio di Mavignola. Insieme a G. Ciaghi abbiamo costruito il programma di incontri “Pinzolo. Storia e Identità”, mentre insieme alla Pro Loco di Mavignola ed al contributo di M. Collini si è delineato anche il percorso “S.Antonio di Mavignola. Storia e identità”.
Nell’estate 2009, in occasione dei cento anni dall’intitolazione del passo a Carlo Magno e dei cinque anni dalla consacrazione del santuario a Nostra Signora d’Europa, abbiamo altresì dato vita all’iniziativa “Campo Carlo Magno. Luogo d’Europa” – Percorso tra storia e attualità, che ha visto la partecipazione di alcuni Protagonisti del nostro tempo ed è altresì stato riconosciuto dal Presidente Ciampi quale iniziativa di pregio.
Seguendo il filone della cultura dell’ospitalità, desidero ricordare anche l’attribuzione della Cittadinanza d’Onore – per la prima volta da parte del Comune di Pinzolo – a due insigni personalità, insieme all’iniziativa “Le chiavi del paese”, nata con l’obiettivo di valorizzare gli Ospiti Speciali delle tre località, favorendo la fedeltà alla destinazione, il senso di ospitalità, che ha visto i primi riconoscimenti questa estate.
Il turismo
Tenuto conto che il turismo rappresenta il motore trainante dell’economia dell’intero territorio, l’Amministrazione di Pinzolo in questi due anni ha puntato attenzione e risorse al fine di supportare lo sviluppo territoriale attraverso questo settore, investendo risorse importanti anche attraverso l’Azienda per il Turismo.
In particolare, rispetto ad eventi in grado di contribuire non solo all’intrattenimento in loco, ma anche a generare flussi di turisti, non si può dimenticare l’impegno di questa Amministrazione per mantenere la manifestazione Wrooom, che si è svolta anche lo scorso gennaio e per la quale sono in corso i preparativi per festeggiare i 20 anni nel prossimo anno, così come per il ritiro Juve a Pinzolo, che anche quest’anno si è confermato uno dei fattori in grado di generare importanti flussi e quindi un indotto rilevante sul territorio.