Leggo con un certo stupore le nuove misure adottate riguardanti la mobilità alternativa all’interno del Parco
Leggo con un certo stupore le nuove misure adottate riguardanti la mobilità alternativa all’interno del Parco conseguenti alla pandemia da Covid-19.
Non vedremo più le navette (poco ecologiche) sfrecciare lungo le strette strade delle Valli, al loro posto servizi di taxi privati con prenotazione e pagamento online. Immaginavo l’esatto contrario: l’aumento del numero delle navette (magari più ecologiche di quelle usate fino ad oggi) proprio per evitare sovraffollamenti.
Prenotazione e pagamento online: tenuto conto del considerevole numero di persone con moltissime primavere alla spalle che soggiornano in Val Rendena, non è forse un sistema poco consono per questi fruitori fedelissimi della zona?
L’idea delle giornate senza traffico è invece notevole: questa dovrebbe essere la direzione da seguire!
Il sogno utopistico è, durante la stagione estiva ed invernale, dovere (e potere) lasciare l’auto in garage, avendo la possibilità di usufruire, oltre che di strade libere da traffico, di mezzi pubblici (quanto più possibili ecologici) con orari studiati e corse frequenti, all’interno dei Paesi della Valle fino a Campiglio, con passaggi studiati per le esigenze non solo dei turisti, ma anche dei residenti, Alpe di Siusi, Zermatt, Chamois, ecc.. hanno fatto scuola in questo campo.
Ogni volta che salgo mi domando: ma è così necessario, soprattutto per un turista, trascorrere tempo in auto su Viale Dolomiti di Brenta a Campiglio in attesa di un parcheggio mentre il Colarin è deserto? Discorso analogo per Pinzolo: parcheggio delle funivie vuoto e gente rabbiosa incolonnata in centro per un parcheggio “dentro” al bar per l’aperitivo.
Turisti e Residenti che lascerete l’auto in garage, quest’estate, più degli anni scorsi, occhio al traffico!
Un Turista affezionato.