Lettera sul Cimitero di Pinzolo
Ho letto con attenzione l’interrogazione del consigliere Binelli sul cimitero di Pinzolo. Premetto che come membro della consulta frazionale avevo intenzione in una delle prossime riunioni di affrontare il problema. Nell’estate del 1999 ci fu come tutti sanno il risanamento attuato dall’allora amministrazione Mancina che prevedeva fra l’altro diverse opzioni: i resti dei nostri congiunti potevano essere collocati o nell’ossario comune, ricongiunti con altri parenti in zona del cimitero ove non era prevista alcuna esumazione, essere collocati nei loculini realizzati nel frattempo o nel caso in cui, le salme non fossero mineralizzate la possibilità di cremazione, o la sepoltura per cinque anni nel campo nei pressi della cappella Collini Giunara per completare appunto la mineralizzazione Il sindaco precisava agli interessati, che quel campo, una volta trascorsi i cinque anni sarebbe tornato disponibile per nuove inumazioni. Il sindaco precisava anche che era pressoché impossibile pensare ad un ampliamento, poiché il cimitero risultava già sovradimensionato, considerando che se nestava realizzando uno anche a Madonna di Campiglio. Diventa percio’ inevitabile oggi, in caso di necessità di creazione di nuovi posti un intervento nella parte verso la strada statale, cambiando pero’ in questo caso la terra che si presenta satura non essendo più in grado di favorire la mineralizzazione. Quel momento, anche se lontano, si avvicina inesorabile. Ovviamente toccherà alle amministrazioni future sceglierne il criterio. Si spera solo che se non dovessero ripetersi episodi come quello dell’estate del ’99 quando un mano vendicativa lancio’ contro gli affreschi del Baschenis una bottiglia di vernice verde scrivendo una pagina buia e spiacevole per la nostra comunità.