Lo storico Bar Nazionale si rinnova
In questi giorni il Bar Nazionale ha riaperto con un nuovo aspetto grintoso e al passo con i tempi. Il cambiamento è stato voluto dai proprietari Cristina e Luciano, che con molta soddisfazione ed orgoglio lo ripropongono al pubblico.
Per risalire alle origini del locale bisogna tornare indietro fino al 1812, data di costruzione della casa di proprietà della famiglia Ferrari “Stivalin” che Cristina e Luciano hanno scelto di riportare in un mosaico all’interno del locale. Purtroppo non vi sono però testimonianze scritte risalenti a quell’epoca poichè tutto andò distrutto nell’incendio che devastò il paese del 1913. Il documento più antico che riguarda l’attività fu trovato ed acquistato in un mercatino a Roma da un nostro paesano e affezionato cliente del Bar, Gilberto Cereghini che lo donò poi alla famiglia Ferrari. Si trattava di un atto di compravendita stipulato il 17 ottobre 1850 all’interno dell’osteria dove l’allora gestore Giovanni Battista “Stivalin” poneva la firma come testimone dello stesso.
Dopo di lui passarono altre cinque generazioni che affrontarono sempre a testa alta le difficoltà di quelle epoche (guerre, emigrazione…) e poi le spensieratezze del dopoguerra: Giacomo, Clemente, Cesare (da cui il bar prese il soprannome “Da Cesarin”), Clemente (meglio noto come “Figaro”) musicista che amava intrattenere clienti ed amici con i suoi famosi concertini improvvisati, e per ultimi Maria Cristina con il marito Luciano e famiglia.
I lavori di ristrutturazione sono stati curati dall’Ingegnere Francesco Bonapace e dall’Architetto Giovanni Modena che hanno coordinato le varie imprese ed artigiani che hanno svolto magistralmente il loro compito.
La gestione è attualmente affidata a Cristian, un ragazzo di Milano, che dopo aver trascorso svariati anni all’estero e in Costa Smeralda, ha deciso di stabilirsi a Sant’Antonio di Mavignola con la sua compagna. Cristian e il suo staff, che lo segue da anni, hanno come obbiettivo di riportare al rinnovato Bar Nazionale l’antico smalto che merita, con simpatia, professionalità e quella punta di internazionalità mischiata a tradizione di cui una località turistica come Pinzolo ha bisogno.