Madonna di Campiglio: 39° Ski Alp Race
Oltre 5 metri di neve in quota, la 39.a edizione sarà un grande spettacolo
Bon Mardion e Jacquemoud sono i favoriti e contano di …scendere in bici
Azzurri a caccia dei titolo italiano a coppie. Tutti i più forti al via
Percorso di 18,5 km e 1835 metri di dislivello, ce ne sarà per tutti i gusti
Neve a go-go in quota a Madonna di Campiglio e per questo week-end di Pasqua gli appassionati dello scialpinismo avranno di che divertirsi. Lunedì, giorno di Pasquetta e classica giornata delle escursioni fuori porta, calzati gli sci con le pelli sarà una cuccagna lungo lo spettacolare tracciato della Ski Alp Race Dolomiti di Brenta. Lunedì 1 aprile una delle antesignane dello ski alp compie 39 anni e ripropone il collaudato tracciato che i tecnici stanno mettendo a punto e che, in quota, ora vanta oltre 5 metri di una spessa coltre di neve, a cui si è aggiunta anche una “spolverata” caduta oggi.
Il percorso della Ski Alp Race Dolomiti di Brenta su cui si misureranno gli atleti nella prova internazionale e campionato italiano a coppie, è quello arci collaudato che fa perno sul Grostè e che offre un panorama unico al mondo, con gli atleti che da località Boch (2.085 m.) affronteranno 18,5 chilometri e da subito i primi 4 saranno in un’ascesa “viva” con oltre 800 metri di dislivello, transitando da Passo Grostè e quindi scollinando a Cima Grostè. Per arrivarci, gli scialpinisti nella parte finale dovranno salire a zig-zag in un canalone effettuando ben 50 “inversioni”, vale a dire curve a quasi 180° sci ai piedi.
E in quanto ad adrenalina, è difficile intuirne i valori nella successiva discesa da Cima Grostè, imboccando la Bocchetta dei Camosci. In soli 3 km lanciandosi nella neve vergine gli atleti affronteranno 800 metri di dislivello fino al sentiero Tuckett. Nuovo cambio pelli in vista per la successiva salita del Torrione del Brenta, con due tratti in assetto alpinistico, e ancora salita fino a Bocca di Sella per un totale di oltre 700 metri di dislivello con ancora tante “inversioni”.
Da Castello di Vallesinella la gara scende nuovamente verso il sentiero Tuckett, una discesa veloce per chi ha “birra” nelle gambe ed un pizzico di coraggio. La pendenza è significativa, un canalone ampio dove gente come Bon Mardion, ex nazionale di sci alpino francese, negli ultimi due anni ha fatto la differenza.
Al cambio pelli, il settimo di dieci, probabilmente la classifica avrà già preso una fisionomia concreta, anche se l’ultima salita verso Passo Grostè (2.500 m.) potrebbe riservare qualche ultima sorpresa. Poi la gara prosegue scendendo quasi a lambire la pista da sci, per chiudersi al rifugio Boch, dopo una breve passerella in salita. Il dislivello assorbito nei 18,5 km sarà a quel punto di 1.835 metri di sole ascese.
Gli organizzatori della Ski Alp Race Dolomiti di Brenta, quest’anno capeggiati da Adriano Alimonta, hanno sempre stupito per l’eccezionale montepremi. Una volta una Fiat Panda, per due volte una moto Ducati e quest’anno due splendide e preziose bici da corsa, che i vincitori della classifica assoluta maschile si porteranno a casa.
In lizza non c’è solo la coppia regina di questa Ski Alp Race Dolomiti di Brenta, ovvero William Bon Mardion e Matheo Jacquemoud, ma anche gli azzurri che puntano al titolo tricolore a coppie in prova unica e che si deciderà appunto sulle nevi di Madonna di Campiglio.
Così Manfred Reichegger si schiera in coppia con Robert Antonioli, Matteo Eydallin con Damiano Lenzi, Denis Trento con Daniel Antonioli e ancora Beccari con Follador, Martini con Pedergnana, ma tra le tante coppie iscritte ci sono anche due autentici esperti dello ski alp, Omar Oprandi e Franco Nicolini. Al femminile, Gloriana Pellissier ed Elena Nicolini ambiscono al successo.
La prestigiosa competizione campigliana è nata nel 1975 a Pinzolo, poi nel 1988 è migrata a Madonna di Campiglio, da allora è stata una serie continua di successi con anche gare di Coppa del Mondo.