Madonna di Campiglio: oggi e domani appuntamento con il convegno nazionale della Corte dei conti
Due giorni di approfondimenti su “Pubblica amministrazione e impiego pubblico: prospettive di riforma nel quadro delle iniziative di ripresa del paese”. Al centro le riforme del comparto previste da PNRR.
MADONNA DI CAMPIGLIO – È da poco iniziato a Madonna di Campiglio (Sala convegni Brenta – Palacampiglio) il convegno nazionale “Pubblica amministrazione e impiego pubblico: prospettive di riforma nel quadro delle iniziative di ripresa del Paese” (scarica qui il programma completo), organizzato dalla Corte dei conti in collaborazione con la Provincia autonoma di Trento e l’Azienda per il turismo Madonna di Campiglio.
Il convegno, che si concluderà domani, è stato aperto dal Presidente della Corte dei conti Guido Carlino e dal Presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti.
Con un programma fitto di interventi, il convegno pone l’attenzione sul pubblico impiego quale destinatario delle misure strutturali di riforma previste nel Programma Nazionale di Riforma e Resilienza (PNRR). Gli accreditati sono complessivamente 130, compresi appartenenti agli ordini professionali dei giornalisti, avvocati, dottori commercialisti ed esperti contabili.
Dopo i saluti delle autorità locali e un’introduzione ai temi del Convegno da parte di Giampiero Pizziconi, si succederanno gli interventi di: Giorgio Bolego, Riccardo Salomone, Francesco Saverio Marini, Ferruccio Resta, Gabriele Fava, Francesca Gagliarducci, Fausto Manzana, Giovanni Bort, Tullio Serafini, Paride Gianmoena, Pasquale Mazza, Michele Russolo, Mauro Keller, Biagio Mazzotta, Carmen Madonia, Vittorio Poma, Sandro Colombi, Pierluigi Mastrogiuseppe, Antonio Naddeo, Paolo Nicoletti, Francesco Fimmanò, Guido Raimondi, Elena Quadri, Luigi Balestra, Angelo Canale, Anna Maria Lentini. Tavola rotonda finale con gli interventi di Federico D’Incà, Claudio Borghi, Angelo Buscema, Angelo Raffaele Margiotta, Flavio Deflorian, Luca del Vecchio ed Efisio Gonario Espa, moderati dai giornalisti Massimo Venturato e Francesco Cerisano.