‘Montagne racconta’ Festival del teatro di narrazione
Festival del Racconto – 29/30 luglio 2011 – Festival del teatro di narrazione
Raccontare e ascoltare storie, lasciarsi suggestionare dai racconti è un’attitudine congenita all’essere umano e soprattutto fa parte della nostra tradizione popolare. Millenario il rapporto uomo-narrazione ha caratterizzato il bisogno di evasione, la possibilità di trasmissione dei saperi, ha raggruppato persone per la circolazione delle idee, ha dato l’occasione di conoscere imprese e mondi sconosciuti. Viaggiare senza necessariamente doversi muovere, senza avere bisogno di immagini imposte da video e luci artificiali. Incauto dimenticare questo antico rito ma come muoversi senza scontrarsi con il rischio di riesumare un atto vuoto, senza contatti con il presente? Che senso ha, in quest’epoca, riscoprire questa pratica antica?
Creare un evento culturale, ospitare un festival di narrazione a Montagne, vuol dire immaginare questo paese come luogo di ricerca, come possibilità di recuperare la nostra dimensione antropologica e darle una prospettiva oggi, fuori da qualsiasi rappresentazione puramente museale; risvegliare il patrimonio locale inconscio e farlo diventare, da eredità nostalgica, una risorsa attiva per il presente, proiettata verso il futuro anche in termini di sviluppo locale. É un ambizioso progetto culturale e civile che vuole rimettere in circolo un’attitudine che fa parte del nostro bagaglio culturale e dargli forma artistica; è anche l’idea di un incontro tra parole che vengono da fuori e storie che Montagne stessa racconta.
L’idea che la cultura e l’arte appartengano solo a luoghi ad esse deputati, che siano prerogativa di ambienti cittadini o ritenuti idonei dalle cattedre e dalle accademie è profondamente riduttiva e fuorviante. La cultura non è fatta solo di grandi nomi, l’arte non è tale solo se ci sono personaggi televisivi; l’idea è che si possa e si debba fare cultura anche in un contesto apparentemente marginale come Montagne.