Napoli città fantastica. Una gita fuori dal comune
“Napoli è veramente una bella città. La gente è accogliente. Abbiamo incontrato grande disponibilità. C’erano molti turisti ed altre scuole in visita, provenienti anche dall’estero” queste alcune delle considerazioni degli studenti delle due classi terze della scuola secondaria di primo grado di Spiazzo dell’Istituto Comprensivo Val Rendena, al rientro dalla visita d’istruzione nella città della Campania dal 21 al 25 aprile. La prima volta che le classi terze della Val Rendena effettuano un viaggio così lontano e con una meta diversa da quelle maggiormente frequentate dalle scuole trentine. Il viaggio inoltre è stato all’insegna della sostenibilità, utilizzando la corriera di linea per raggiungere e rientrare da Trento e poi in treno fino a Napoli con cambio a Roma. Per ottimizzare i tempi hanno viaggiato durante la notte sia all’andata che al ritorno. A Napoli, Alfonso, la guida che hanno ringraziato per la competenza ed attenzione loro riservata, ha mostrato i luoghi più belli della città partenopea: Piazza Municipio, il Maschio Angioino, il Teatro San Carlo sul quale avevano fatto uno studio approfondito a scuola, piazza Plebiscito, il Palazzo Reale, Castel dell’Ovo, Mergellina ed il centro antico con le numerose botteghe d’artigianato dove tra gli altri oggetti prendono forma le artistiche statue del presepe. “Una città magnifica con un centro ben curato, ricco di storia ed arte” il commento degli studenti. Il secondo giorno sono stati nel Parco del Vesuvio salendo a piedi al cratere del vulcano. “C’è una bellissima vista sul Golfo di Napoli e sul mare da lassù” ha affermato più di uno studente. “La Guida che ci ha accompagnato ci ha dato molte informazioni scientifiche, molti aspetti li avevamo studiati a scuola” sottolineano. “Viene costantemente monitorato per prevenire eventuali riprese dell’attività” aggiungono altri studenti. Il pomeriggio hanno visitato gli scavi di Pompei. “La disparità sociale emerge nelle diversità tra le ville dei nobili e gli angusti spazi dove vivevano poveri e servi. Nei teatri c’erano posti per i nobili ed altri economici. Alcune case avevano il giardino interno. Avevano un sistema per la raccolta dell’acqua piovana per utilizzarla per vari scopi” sono alcuni aspetti rimasti impressi agli studenti visitando la città romana distrutta dall’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. e rimasta sepolta per secoli. Il 24 aprile si sono spostati a Caserta dove una guida li ha accompagnati nella visita alla famosa Reggia. “Le numerosissime stanze, di grandi dimensioni, sono riccamente decorate, sono presenti molte opere d’arte” hanno notato. “I giardini sono molto belli, estesi su 100 ettari e 3 chilometri di lunghezza, con fontane artistiche, una cascata e giochi d’acqua” hanno sottolineato. Ha colpito la loro attenzione inoltre che “era la seconda residenza dei Borbone, fatta realizzare da re Carlo III che voleva emulare le corti di Versailles”. Caserta Vecchia, il borgo medievale, la cattedrale romanica sono stati gli ultimi luoghi visitati, scoprendo anche qui testimonianze d’arte e storia. L’albergo dove sono stati ospitati si trova a Pozzuoli e così hanno potuto trascorrere un po’ di tempo in riva al mare. “Abbiamo visto, passando in autobus, la Città della Scienza, distrutta dall’incendio”. Il loro grazie anche a Guido, l’autista dell’autobus che li ha portati a visitare i diversi luoghi in queste belle giornate.
Non è mancato naturalmente il divertimento tra gli studenti. “Una visita che le due classi hanno meritato” sottolineano gli insegnanti accompagnatori che hanno preparato l’uscita nei mesi precedenti. “Si sono comportati con responsabilità, prestato attenzione, posto domande alle Guide e dimostrato interesse”. Gli studenti hanno espresso un sentito grazie ai Professori che li hanno accompagnati: Monica Balestra, Benedetto Giordano, Giovanna Lorenzi e Pietro Urgo. “Ringraziamo il Dirigente Fabrizio Pizzini per averci dato questa importante possibilità” ci hanno tenuto inoltre a far presente. “Consigliamo ad altre classi di effettuare questa gita. Positivo anche il viaggio in treno, comodo e veloce”. Novità è stata la città, dove solo due su 46 studenti erano stati per una breve visita di passaggio. Novità il viaggio in treno, mezzo di trasporto che alcuni non avevano mai utilizzato prima d’ora.
Un viaggio a coronamento del percorso del primo ciclo di istruzione, prima dell’esame che li vedrà impegnati giugno. Storia, scienze, arte, religione, letteratura ma non solo i collegamenti che emergono con le conoscenze acquisite a scuola. Cinque giorni vissuti con attenzione, curiosità, rinforzando legami d’amicizia tra gli studenti delle classi 3 D e 3 E. Nessuno è restato a casa, tutti hanno preso parte al viaggio. Il titolo di quest’articolo è stato ideato e suggerito dagli studenti stessi nel corso dell’intervista avvenuta nelle rispettive classi.