Non ci sono parole per descrivere l’ultimo atto dello scempio di quel che resta della pineta di Pinzolo
Non ci sono parole per descrivere l’ultimo atto dello scempio di quel che resta della pineta di Pinzolo.
Visto con i propri occhi, come mi è capitato stamani, lo spettacolo è ancor più straziante di quanto le fotografie pubblicate anche su Campane lasciassero supporre.
Sbigottimento e incredulità che si leggevano anche negli sguardi di altri che, passeggiando da quelle parti ed evidentemente conoscendo il luogo da prima, si sono trovati di fronte al “restyling”.
Una ferita oscena e irrimarginabile, ed insieme un atto di protervia ignorante e stupido del quale mi auguro si chiederà conto agli amministratori che ne portano pesantissima la responsabilità.
Via gli abeti per un’oasi di ombra nel parco giochi, e spazio a tre meschini tavoli da ping-pong in cemento… chissà forse si punta sul turismo cinese.
Pineta di Pinzolo
Marzia Milanesi