PARCO PINETA A PINZOLO, UN INTERVENTO DI RIQUALIFICAZIONE
PARCO PINETA A PINZOLO”¦NON UN MASSACRO MA UN
INDISPENSABILE INTERVENTO DI RIQUALIFICAZIONE
A meno di una settimana dall”™inizio dei lavori di riqualificazione dell”™area verde urbana denominata
Parco Pineta a Pinzolo, volevo dare alcune informazioni utili a far capire motivazioni e prospettive
del progetto.
L”™amministrazione comunale di Pinzolo, negli ultimi anni, si è molto interrogata sullo stato di salute
della vegetazione arborea del Parco Pineta, in quanto guardando le piante con attenzione, si è
notata la loro sofferenza. Inoltre conseguentemente a forti venti, alcune piante si sono sradicate
(negli ultimi 3 anni circa 10 piante all”™anno).
Non si sarebbe potuto far finta di niente per ulteriori 10-12 anni in quanto, non essendo più un
bosco non presenta rinnovazione spontanea pronta a sostituire i soggetti che per forze naturali
venivano a mancare.
Conseguenza? Estinzione del parco
Da qui la decisione di affidare un incarico ad un tecnico specializzato in questa materia. Il servizio
foreste della PAT si è reso disponibile a fare uno studio dettagliato della situazione di quest”™area.
Dopo due anni di confronti con tale servizio si è giunti alla conclusione che bisognava intervenire
subito.
Alcuni cenni storici
Creata in seguito alla regimazione del fiume Sarca, la pineta nasce verso la metÁ del secolo scorso.
E”™ pianeggiante ed ha una superficie di circa due ettari. Specie predominante abete rosso
intervallato da larice e pino.
Il forte calpestio dei numerosi visitatori, opere di scavo e riporto e l”™impianto molto fitto hanno
portato nel tempo deperimenti e schianti, anche importanti.
All”™epoca dei primi impianti l”™abitato di Pinzolo era ridotto rispetto ad oggi, tanto che la Pineta
fungeva da continuitÁ del bosco.
Vista l”™espansione dell”™abitato e dei servizi, assodato il cambiamento delle esigenze e delle abitudini,
anche l”™area della pineta può essere pensata e vista come una zona di “Verde urbano”: attrezzata,
arredata e arricchita dal punto di vista vegetale e non solo.
Il progetto
Alla luce delle considerazioni emerse, si prevede la riqualificazione del parco tenendo presente le
infrastrutture dedicate allo sport e al tempo libero presenti in zona.
Dal punto di vista progettuale, si prevede l”™abbattimento progressivo dopo la segnatura in loco, di
tutte le piante e gruppi di piante che evidenziano problemi di tipo strutturale, funzionale o di valenza
estetica.
Specificatamente si andranno a salvaguardare le specie ornamentali presenti e gli esemplari di
larice, a discapito dell”™abete rosso.
L”™obiettivo dell”™intervento è la creazione di spazi aperti, fruibili, esteticamente valorizzati e
attrezzati, intervallati a gruppi misti di piante ad alto fusto ed aiuole di arbusti.
In fase di realizzazione verranno variati i percorsi al fine di creare delle macro aree distinte per
interesse e funzione.
AREA 1 All”™ingresso nord area gioco (giÁ esistente)
AREA 2 Vasta superficie prativa modellata dedicata al gioco libero
AREA 3 Zona pensata per pic-nic, protetta da una cornice verde e caratterizzata per avere alberature
a valenza ornamentale e a scopo didattico
AREA 4 Pressoché immutata, salvo interventi di natura strutturale (abbattimento specie
problematiche) e funzionale (abbattimento per sesto d”™impianto eccessivamente fitto).
La sequenza non sarÁ necessariamente cosi rigorosa, in quanto in fase esecutiva spesso cambiano
le prospettive e le visuali d”™insieme.
A completamento delle 4 zone e al fine di fornire una caratterizzazione d”™insieme, si creeranno delle
aiuole con arbusti e piante a fioritura a scalare. Si tratta comunque di un verde di tipo estensivo,
non solo in relazione alla superficie, ma anche per l”™apparato impiantistico cercando una
realizzazione tecnologicamente sostenibile anche per ciò che riguarda il futuro carico manutentivo
che richiederÁ il parco.
Costo dell”™opera circa 120 mila euro
Conclusioni
L”™amministrazione è consapevole che l”™intervento sia delicato, soprattutto considerando l”™affezione
da parte della comunitÁ a quest”™area. Ci siamo dati il tempo necessario per ragionare sulla base
dell”™analisi fatta da parte di un tecnico specializzato: non si poteva più procrastinare, l”™intervento
andava fatto!!! Per la sicurezza, per questioni fitosanitarie”¦e per dare un futuro al PARCO PINETA.
Luca Vidi – Assessore al Patrimonio e Foreste