Pieve di Bono, il cantiere ‘trasparente’ della circonvallazione
Un altra grande opera pubblica si qualifica con un accordo sulle regole firmato da Provincia, imprese e sindacati. Entro ottobre 2018 la fine dei lavori
Pieve di Bono, il cantiere ‘trasparente’ della circonvallazione
L’esplosione della prima "volata", nella galleria di servizio che affianca il cunicolo principale, è salutata come l’inizio del conto alla rovescia per arrivare alla fine dei lavori: la circonvallazione di Pieve di Bono, il cantiere più imponente aperto attualmente in Trentino (è lungo 4 chilometri, 39.200.000 Euro il costo complessivo dell’opera), sarà pronta tra 606 giorni, entro il 17 ottobre 2018. Una data certa, assicura l’impresa appaltatrice, come certo è il rispetto delle regole di trasparenza e legalità nelle procedure e quelle sulla sicurezza e regolarità del lavoro delle maestranze, dei 40 operai (che arriveranno a 60) che la stanno realizzando. Tutto ciò grazie all’accordo quadro firmato oggi a Pieve di Bono da Provincia di Trento, imprese, associazione costruttori edili e sindacati delle costruzioni. Dopo l’ospedale di Mezzolombardo, il Compendio Ex Sordomuti di Trento e Meccatronica a Rovereto e l’interramento della ferrovia Trento- Malè nel tratto di Lavis, un’altra importante grande opera pubblica mette al centro la qualità e la regolarità del lavoro nelle costruzioni. A firmare l’accordo sono stati l’assessore alle infrastrutture Mauro Gimozzi, i rappresentanti sindacali dell’edilizia (Maurizio Zabbeni per Fillea Cgil, Et-Tahiri Abdelali per Filca Cisl e Adnand Jovani e Matteo Salvetti per Feneal Uil), l’Agenzia provinciale per le opere pubbliche come stazione appaltante, le ditte esecutrici dell’opera (Collini Lavori, Ediltione, Costruzioni Casarotto, Misconel) e l’Associazione Costruttori (ATE ANCE Trento). "L’ente pubblico – spiega l’assessore Gilmozzi – in questi casi non sta sopra le parti ma le affianca per valorizzare la qualità del lavoro, che si ottiene sì con norme adeguate e per certi versi innovative ma anche difendendo la professionalità dei lavoratori".
La firma dell’accordo, salutato molto positivamente sia dai sindacati di categoria sia dalle imprese, è stata l’occasione per fare il punto sull’avanzamento dei lavori. Dopo la realizzazione delle opere propedeutiche attinenti alla consegna dei lavori (avvenuta a fine agosto dello scorso anno), quali la bonifica bellica, lo spostamento provvisorio di una tubazione del gas di media pressione, lo spostamento di fibre ottiche, lo spostamento del traliccio Terna e la realizzazione di barriere paramassi, l’impresa esecutrice ha sviluppato le lavorazioni su tutto il tratto interessato dal tracciato della circonvallazione, lungo circa 4 km. Sono in fase di esecuzione con il materiale proveniente dagli scavi della galleria principale e della galleria di servizio le terre armate in località Lardaro, in prossimità del Torrente Sadacla e a monte dell’area BIC. Sono stati realizzati i pozzi di ancoraggio dell’arco del ponte sul torrente Adanà e le relative spalle in calcestruzzo armato. Per la fine del mese di marzo cominceranno le operazioni di montaggio del medesimo ponte.
E’ stato inoltre realizzato il tombino in acciaio sul torrente Sadacla di circa 60 metri e sono in fase di realizzazione i sottopassi di alcune viabilità comunali intersecanti. A sud, in prossimità dell’abitato di Cologna, è in fase di ultimazione la rotatoria prevista che, in futuro, permetterà l’accesso all’abitato di Pieve di Bono.
Attualmente sono stati scavati circa 77 metri della galleria di servizio e circa 53 m della galleria principale, entrambi mediante l’utilizzo di demolitore idraulico; da tali punti, considerata la classe del fronte di scavo riscontrata, si opererà – come si è visto oggi – con l’utilizzo di esplosivo. "Calcoliamo di impiegare complessivamente 100 tonnellate di esplosivo" spiega il giovane fuochino dell’impresa fornitrice della dinamite; le "volate" saranno in media due al giorno, una al mattino e una nel pomeriggio.