Pinzolo, Bilancio ok, Piano regolatore al commissario

di Comune Pinzolo

 

Pinzolo, 23 febbraio 2018
Colpo di scena ieri sera in consiglio comunale a Pinzolo. Al termine di una seduta in cui tutti i punti sono stati approvati pressoché all’unanimità, durante il preliminare accertamento delle compatibilità per il voto alla prima adozione della nuova variante al Piano regolatore generale, tutti i 16 consiglieri presenti si sono dichiarati incompatibili. Una circostanza che ha costretto il presidente del consiglio Cesare Cominotti a richiedere la disposizione di nomina di un commissario ad acta.
Dopo un anno e mezzo di lavoro, la variante al Prg era pronta per la trattazione in consiglio comunale. Questo strumento è la base di ogni decisione urbanistica comunale, quindi, non può essere inficiato da eventuali interessi di chi lo ha adottato. In fase di approvazione, è assolutamente necessario che ogni consigliere valuti coscienziosamente la propria situazione personale e dichiari la propria compatibilità a votare. Prima della seduta consiliare, erano date per certe quattro dichiarazioni di incompatibilità per già noti interessi diretti, tuttavia, il numero legale per l’approvazione poteva essere garantito.
Giunti alla trattazione del punto, il segretario comunale Raffaele Binelli ha dato lettura pubblica dell’articolo 14 del Testo Unico delle leggi regionali sull’ordinamento dei comuni, riguardante l’obbligo di astensione, e delle circolari provinciali che lo esplicano attraverso la giurisprudenza in merito.
L’articolo 14 e l’interpretazione che i giudici del TAR e del Consiglio di Stato ne hanno fatto, in casi di controversie passate, inducono a pensare che anche un minimo dubbio circa un proprio coinvolgimento, deve indicare al consigliere comunale di astenersi dalla votazione per evitare di compromettere la legittimità dell’atto. Di fronte ad ogni interesse “concreto, immediato, attuale ed economico” ma anche “potenziale che potrebbe diventare attuale di lì a qualche anno”, ad ogni “comprovata situazione di vantaggio derivante dalle norme approvate, anche se queste hanno carattere generale e non puntuale” e ad ogni “prescrizione di carattere programmatico ed astratto”, il consigliere ha il dovere di astenersi. Termini così ampi e indefiniti che evidentemente hanno messo in guardia l’intero tavolo perché, uno alla volta, tutti i consiglieri, sia di maggioranza che di minoranza, hanno espresso la propria incompatibilità. L’appello alla responsabilità dell’art. 14 a Pinzolo è stato particolarmente convincente.
Dalle argomentazioni espresse, si può dire che la scelta non è certo stata presa a cuor leggero dai consiglieri che, dopo un lavoro così lungo e impegnativo, avrebbero preferito coronare in consiglio il proprio strumento urbanistico. Piuttosto che comprometterne la regolarità, hanno però preferito rimetterlo nelle mani di un commissario esterno. L’interesse è quello di poter avere una variante inattaccabile e blindata.

“Siamo di fronte ad una normativa sull’obbligo dell’astensione di una rigidità assoluta, che non ammette deroghe o eccezioni e che risulta ancora più stringente visti gli orientamenti giurisprudenziali.”. Ha commentato il sindaco Michele Cereghini, che così ha proseguito: “Nelle piccole comunità, vuoi per lavoro, vuoi per amicizie, vuoi per impegni sociali, le situazioni di interesse sono inevitabili e diventa quasi obbligatorio affidarsi ad un commissario. Pur essendo consapevoli di aver fatto tutto a regola d’arte, la normativa non ci permette di votare con serenità e con la trasparenza che ha sempre incernierato il nostro credo politico.”.

Già questa mattina il segretario Binelli ha inviato all’assessore Daldoss la richiesta di nomina del commissario, in modo che la variante possa giungere ad approvazione nel minor tempo possibile.

Tra i provvedimenti adottati ieri sera vi è anche l’approvazione del Bilancio triennale di previsione, passato senza particolari problemi, con la sola astensione della minoranza. Il Bilancio per il 2018 si assesta su 20.592.422,00 euro in cui le voci di spesa significative sono costituite dai 12.830.287,00 euro di parte corrente, ovvero le spese vive, e dai 4.800.052,00 euro in conto capitale, ovvero gli investimenti programmati.
Due deliberazioni hanno riguardato la concessione dell’uso delle malghe di proprietà del comune di Pinzolo.
Il Comune ha ravvisato la necessità di consentire la concessione in uso delle malghe comunali e degli annessi pascoli non più in forma esclusiva alla Società Malghe ed Allevamento bovini, come accaduto finora, ma anche ai singoli allevatori e imprenditori agricoli o alle Aziende agricole del Comune di Pinzolo. Per questo è stato deliberato di modificare in tal senso l’art. 32 del Regolamento comunale per la disciplina dell’esercizio del diritto di uso civico.
Prima di procedere all’indizione di nuovi bandi per la concessione delle malghe, in base alle indicazioni provinciali, il Consiglio ha deliberato anche l’istituzione di una commissione comunale che vigili sul rispetto delle norme di utilizzo delle malghe di proprietà comunale.
Deliberati poi due punti riguardanti l’IMIS per adeguare le aliquote alle imposte provinciali e la prosecuzione della convenzione con i comuni di Giustino, Massimeno e Carisolo per la gestione congiunta dell’Azione 19.
Infine, sono state concesse due deroghe urbanistiche: una per la ristrutturazione e l’ampliamento dell’Alpen Hotel Vidi di Madonna di Campiglio e l’altra per il risanamento della vecchia casa all’ingresso di Mavignola (dove un tempo pascolavano i daini) che versa in pessime condizioni e potrà ora essere ricostruita, a vantaggio anche del decoro urbano.

Pinzolo (foto Manuel Righi)