Pinzolo: conclusa la cerimonia del Premio di solidarietà alpina
Nel segno della solidarietà tra i popoli di montagna
Il presidente Angiolino Binelli ha consegnato la Targa al russo Evgeny Petrusenko. Suggellata l’amicizia tra la Val Rendena e la Russia
PINZOLO – Nel segno di comuni sentimenti vissuti egualmente da tutti i popoli, oltre i confini della storia e della politica, si è tenuta a mezzogiorno di oggi, presso la sala consiliare del Comune di Pinzolo, la cerimonia di consegna del Premio internazionale della Solidarietà alpina: una targa d’argento che è un grazie, vero e sincero, a chi rischia, su tutte le montagne della Terra, la propria vita per salvare quella degli altri. Ogni giorno, in tutto il mondo, soccorritori di nazioni lontane le une dalle altre sono artefici dei medesimi gesti di altruismo e coraggio. Ideato e voluto quarantadue anni fa da Angiolino Binelli, fondatore, a Pinzolo, della prima stazione organizzata di soccorso alpino d’Italia, il Premio è stato quest’anno assegnato a Evgeny Petrusenko, capo della squadra di soccorso della Protezione Civile della Regione Altai (Monti d’oro, traducendo letteralmente), in Russia (precisamente in Siberia meridionale, al confine con Mongolia, Kazakistan e Cina), che ha all’attivo 1.500 operazioni di soccorso in alta montagna. “Ricevo molto volentieri il Premio – ha detto Petrusenko, uomo di poche parole, ma fatti concreti – per il lavoro svolto da tutti i soccorritori degli Altai. Sono sorpreso e contento che nella vostra regione sappiano che esistiamo anche noi”.
Durante la cerimonia odierna, presentata da Luciano Imperadori, è stato assegnato, su proposta del vicepresidente del Premio Giuseppe Ciaghi, un riconoscimento anche al compositore Bepi De Marzi, quale “cantore della solidarietà alpina” che, insieme al Coro Presanella, ha proposto alcuni brani come “Joska la Rossa” e “Il Signore delle cime” che hanno emozionato tutto il pubblico presente. “Oggi è il 21 settembre, equinozio d’autunno, il giorno è lungo come la notte e tutti si incontrano alla pari. Nei momenti più difficili per la montagna – ha detto il compositore delle più belli e noti canti di montagna – ho sempre scritto una canzone. Canti talvolta malinconici, di fronte all’abbandono della montagna, o disperati, vedendo la costruzione di strade e opere inutili e dannose”. De Marzi, ha poi voluto ricordare, riferendosi al romanzo autobiografico dell’amico Mario Rigoni Stern, “Il sergente nella neve”, l’ospitalità del popolo russo che apre sempre la porta a chi bussa.
Dalle parole del sincero e schietto Angiolino Binelli, supportato, nell’organizzazione, dalla segretaria Fabrizia Caola, insostituibile “pilastro” dell’iniziativa, la sottolineatura che questo Premio riconosce, attraverso alcune figure esemplari e significative, cercate e trovate in tutto il mondo, l’altruismo di persone che operano con coraggio, ma nel silenzio e nell’anonimato. Per il sindaco di Pinzolo William Bonomi, invece, “il Premio è l’occasione per ritrovarsi in amicizia e fermarsi a pensare ai valori importanti e veri”.
Presenti numerose autorità civile e militari. Tra loro il console onorario russo a Bolzano Bernhard Kiem e il console generale della Federazione russa a Milano Alexander Nurizade che ha affermato: “Sui monti capiamo cosa ci accomuna tra i popoli del mondo. I confini ci sono, ma non sono invalicabili. Non siamo poi così lontani da voi, alla fine i comuni valori cristiani, dell’ospitalità e dell’amicizia sono gli stessi”.
Particolarmente partecipato e coinvolgente è stato, venerdì, l’incontro tra Petrusenko e gli scolari e studenti di Pinzolo e Caderzone Terme che hanno voluto conoscere, facendo tantissime domande, ogni possibile dettaglio sull’attività svolta dal capo del Soccorso alpino degli Altai.