Pinzolo – Deviazione del traffico della SS 239 lungo via Fucine e via Genova…
E’ notizia di qualche giorno fa che è stato approvato dalla Provincia Autonoma di Trento il cronoprogramma presentato dal commissario straordinario (ing. Massimo Bonenti) per l’avanzamento della circonvallazione di Pinzolo. Con grande soddisfazione leggiamo che la sottoscrizione del verbale di consegna anticipata dell’opera è prevista entro il 2025. Mancano quindi poco più di quattro anni, tanti per un’opera che la comunità attende da decine di anni ma pochi se si pensa al lavoro che dovrà essere fatto entro il completamento dell’opera. Ricordiamo che si iniziò a parlare di deviazione del traffico dal centro di Pinzolo fin dagli anni Sessanta (e per questo venne vincolata una fascia di terreni tra l’abitato di Carera e Baldino) e che proprio dieci anni fa i lavori stavano per essere appaltati.
I prossimi anni saranno quindi decisivi per lo sviluppo futuro dell’alta val Rendena. Saranno anni di lavori per la realizzazione dell’opera, che dovrebbero partire nel 2023, ma anche di progetti e interventi urbanistici in tutto il paese di Pinzolo, e non solo. Interventi che dovranno essere portati avanti in primis dall’Amministrazione comunale, ma che riguarderanno anche le scelte future dei singoli privati e delle società più importanti che operano in zona, come la Famiglia Cooperativa, le Funivie, la Cassa Rurale.
Ma oltre a lavorare fin da ora al piano urbanistico del post circonvallazione, è importante riflettere anche sulle scelte da fare nei prossimi quattro anni. Ho apprezzato molto la scelta del Sindaco Michele Cereghini di riproporre anche quest’anno, nel periodo di alta stagione, la deviazione del traffico lungo via Genova, liberando in parte il centro dal traffico in direzione sud.
Una scelta che sicuramente non è stata facile, perché erano molti i contrari e gli scettici. Ma amministrare vuol dire decidere anche se a volte non si riesce a soddisfare tutti.
Se togliere il traffico di rientro dal centro di Pinzolo ha permesso la creazione di un’ampia zona pedonalizzata e tranquilla, lo spostamento dei veicoli lungo via Fucine e via Genova ha creato pesanti ripercussioni lungo quelle strade e sull’intera viabilità nel paese e, spesso, forti rallentamenti e lunghe code.
Molti i divieti di transito e i cambiamenti che sono stati introdotti in seguito alla deviazione, cambiamenti che hanno creato problemi a chi si doveva muovere in auto all’interno del paese, a volte costretto a manovre azzardate o a giri a vuoto, con il risultato di gravare ulteriormente sul traffico. E poi la mancanza di adeguati marciapiedi in molte strade trafficate ha reso difficile il movimento dei pedoni, mancanza che non è certo da imputare soltanto all’attuale Amministrazione ma almeno a quelle degli ultimi decenni.
E allora che fare? Io sono convinto che si debba continuare, nell’attesa che si realizzi il “sogno” della circonvallazione, a riproporre la deviazione, almeno in estate, della statale SS 239, cercando di superare alcune criticità e proponendo alcune migliorie. Ad esempio si dovrebbe intervenire, anche se è più facile dirlo che farlo, sulle cause che provocano i rallentamenti che si creano lungo il percorso via Fucine-via Genova (es. al monumento al Moleta), aumentando il numero di vigili urbani durante la stagione estiva, modificando i percorsi della carrozza e dei trenini che a volte interferiscono sul traffico automobilistico, aumentando il numero di parcheggi e i mezzi di trasporto pubblico per raggiungere Madonna di Campiglio. Ma ricordiamo anche che il numero di veicoli che ha attraversato Pinzolo nei giorni di punta è stato veramente elevato e soprattutto molto più alto delle estati pre-covid e, nonostante questo, il sistema ha sostanzialmente tenuto.
E, infine, bisognerebbe convincere turisti e residenti, a lasciare l’automobile nel parcheggio, meglio se privato, e andare al bar o al supermercato a piedi o in bicicletta!