Pinzolo: Madonna del Rosario in processione lungo le vie del paese
Dopo quella primaverile del Corpus Domini e quella estiva di san Lorenzo, quella autunnale della Madonna del Rosario è la terza processione per le vie del paese nel corso dell’anno. Una tradizione che non è legata solo alla devozione e alla fede o un gesto che sa di passato e odora di naftalina. Anzi le processioni hanno un profondo valore attuale e un grande significato democratico.
Uscire in processione significa portare fin sulla porta di casa di coloro che vi sono relegati, in particolare anziani e ammalati, un segno di vicinanza è far sentire che la comunità cristiana va loro incontro, è farli partecipi di un rito comunitario da cui altrimenti sarebbero esclusi. Uscire di chiesa in processione significa non aver paura di dichiararsi pubblicamente cristiani, di testimoniare assieme agli altri la propria fede e l’appartenenza alla Chiesa, è andare incontro al mondo saldi nelle proprie convinzioni. Ma oltre questi valori legati strettamente alla fede, la processione è comunque un atto di democrazia. Non in tutti i paesi del mondo è concessa questa libertà, la possibilità di sfilare assieme uniti da un credo, religioso o meno. Per molti scendere in piazza è un atto di ribellione che può costare molto caro. Sfilare in corteo o in processione quasi mai è accettato dai regimi totalitari. Noi possiamo godere di questa opportunità e spesso lo sottovalutiamo o lo diamo per scontato. Infine la processione è riappropriarsi come pedoni, almeno per un momento dello spazio pubblico rappresentato dalla via, altrimenti riservata alle macchine. Solitamente i pedoni sono confinati ai lati della carreggiata, sul marciapiede quando c’è, invece durante il corteo si cammina in mezzo alla strada senza il rischio di essere travolti, si sperimenta almeno per un breve periodo la tranquillità e la sicurezza di un percorso senza autovetture.
(Foto Maddalena Collini)