Pinzolo – UNA NUOVA TELECABINA, STAZIONI “IPOGEE” E UN RIFUGIO GOURMET

Pinzolo – UNA NUOVA TELECABINA, STAZIONI “IPOGEE” E UN RIFUGIO GOURMET

Pinzolo le tre novità della stagione 2023-2024

UNA NUOVA TELECABINA, STAZIONI “IPOGEE” E UN RIFUGIO GOURMET: AL DOSS DEL SABION TRE GRANDI PROGETTI DI RIQUALIFICAZIONE IN SINTONIA CON L’AMBIENTE E A BASSO CONSUMO ENERGETICO

Riqualificare, rinnovare, migliorare puntando alla sostenibilità. Se l’obiettivo rimane quello di qualificare i servizi offerti per regalare un’emozionante esperienza di sci ai propri ospiti, gli interventi promossi da Funivie Pinzolo Spa confermano l’approccio della società improntato alla responsabilità sociale e ambientale. Tale principio, infatti, lega i tre progetti che rappresentano le altrettante novità della stagione invernale 2023/24.

La zona interessata è quella di Prà Rodont e del Doss del Sabion, nodo strategico del demanio sciabile di Pinzolo dove, durante l’estate 2023, si è provveduto a sostituire il vecchio impianto di risalita con una nuova e più moderna telecabina a 10 posti, rinnovare le stazioni di valle e di monte, armonizzandole con il paesaggio circostante e a eseguire il restyling e l’ampliamento del Rifugio – Ristorante Bar Doss del Sabion, a 2.101 metri di altitudine.

Da quest’inverno, a portare gli sciatori in quota, sulla montagna che più caratterizza la zona di Pinzolo, sarà la nuova telecabina ad ammorsamento automatico monofune a movimento continuo, che sostituirà la seggiovia 4 posti ad agganciamento automatico entrata “in servizio” nel 1988. Il nuovo impianto, realizzato dalla ditta Leitner Spa, è sorretto da 11 sostegni e si sviluppa su una lunghezza inclinata di 1.634 metri e un dislivello di 591 metri che sarà percorso in 4 minuti 32 secondi a una velocità massima di 6,00 m/s.

La portata dell’impianto è di 2.800 persone all’ora mentre le 53 cabine, di cui una provvista di pavimento trasparente per un’esperienza “sospesi nel vuoto”, potranno ospitare fino a 10 persone. Il portasci è situato all’interno delle cabine stesse nella parte centrale del pavimento.

La progettazione del nuovo impianto è stata molto attenta e ha valutato ogni aspetto: un miglior inserimento ambientale è garantito, ad esempio, dalla presenza di un minor numero di sostegni e di cabine e dalla rimozione dei cementi armati e dalla rinaturalizzazione delle aree occupate; si è scelto anche di aderire ai principi dell’economia circolare riciclando l’acciaio del vecchio impianto e un sensibile risparmio energetico è dato da una maggiore portata oraria a parità di consumi.

La realizzazione del nuovo impianto si accompagna al rifacimento delle due stazioni di partenza e di arrivo, che si sono volute completamente ipogee, cioè interrate. Ispirate alle forme di vita fossile restituite dalle rocce della serie geologica dolomitica, le nuove strutture riqualificano a livello ambientale tutto il “parterre” attuale, mimetizzandosi e armonizzandosi nell’ambiente naturale.

Una volta in quota, gli sciatori potranno lasciare la propria attrezzatura in un deposito video sorvegliato, che d’estate si reinventa deposito per le bike, e godere del magnifico panorama delle Dolomiti di Brenta dal “belvedere” che si apre dal volume seminterrato: la zona sarà anche arricchita da un’area didattica con installazioni e un “ledwall” che idealmente prosegue il percorso esperienziale iniziato a valle. Una volta scesi dall’impianto, si potrà arrivare direttamente in pista o salire, tramite scale mobili o ascensore, al nuovissimo Rifugio Doss del Sabion.

Punto di riferimento per gli sciatori in cerca di ristoro fin dall’apertura degli impianti nel 1969, l’edificio viene ora ampliato e reso più funzionale alle esigenze del turista contemporaneo con la creazione di un bar con vista sulle Dolomiti di Brenta, un nuovo bistrò, al secondo piano, e una terrazza, servita da chiosco dedicato, dove si potrà pranzare “all’aria aperta” per godere del panorama unico che a 360 gradi spazia dalle Dolomiti di Brenta ai massicci dell’Adamello e Presanella, sino a perdersi all’orizzonte, nelle giornate più terse, fino al lago d’Idro. Tutto nuovo sarà il ristorante gourmet la cui progettazione degli interni è stata elaborata in modo da costituire un unicum integrato con l’intervento sulla nuova telecabina e richiamare gli aspetti geologici caratteristici del territorio. Il ristorante garantirà agli ospiti un’esperienza esclusiva, con ampie vetrate e un richiamo forte al territorio che si ritroverà anche nella proposta gastronomica che metterà al centro la valorizzazione dei prodotti locali in chiave non solo tradizionale ma anche contemporanea.

La struttura, così realizzata, punta alla riduzione di emissioni in atmosfera e un maggior efficientamento energetico: sono previsti infatti lavori di coibentazione delle murature esistenti, la sostituzione dei serramenti con nuovi a bassissima emissività, e l’installazione di apparecchiature a basso consumo energetico e ad alto rendimento sia per quanto riguarda l’impianto di riscaldamento che per le apparecchiature della cucina e del chiosco. Sul tetto dell’edificio sarà presente un impianto fotovoltaico da 19 Kw che data la posizione e l’esposizione risulta particolarmente performante e consente il contenimento dei consumi energetici.