Pinzolo – Una serata storica per la Val Rendena: la presentazione dei risultati della ricerca sulle api

di Marco Salvaterra

Pinzolo – Una serata storica per la Val Rendena: la presentazione dei risultati della ricerca sulle api

Ieri sera, il Paladolomiti di Pinzolo è stato teatro di un evento di grande rilevanza per la comunità locale e per l’ambiente della Val Rendena. Un incontro molto atteso che ha visto la presentazione dei risultati di una ricerca commissionata dall’Associazione Apicoltori della Val Rendena alla Libera Università di Bolzano. L’incontro ha offerto uno spunto fondamentale per comprendere meglio l’impatto delle attività umane sulla salute dell’ambiente e delle api in val Rendena.

L’evento, promosso dalla giovane ma dinamica Associazione Apicoltori Val Rendena, è stato aperto da Michael Cantonati, che ha dato il benvenuto ai presenti e ha introdotto il Sindaco di Pinzolo e l’Assessore al Turismo, Roberto Failoni, i quali hanno espresso il loro apprezzamento per il lavoro svolto dagli apicoltori. Entrambi hanno sottolineato l’importanza di progetti come questo, che promuovono non solo la biodiversità, ma anche un modello di sviluppo locale che guarda al futuro.

Anche Tullio Serafini, direttore di Apt Madonna di Campiglio, ha preso la parola, ricordando che il Comune di Pinzolo e l’Apt hanno creduto fin da subito nel valore scientifico della ricerca e nel suo potenziale di valorizzare il territorio.

Dopo i saluti iniziali, è intervenuto Elvio Masè, presidente degli apicoltori di Rendena, che ha ribadito l’importanza di un’iniziativa che ha coinvolto molti apicoltori e ha portato a un risultato significativo per la comunità.

La parte centrale della serata è stata occupata dalla relazione del dott. Sergio Angeli, entomologo e titolare della ricerca, che ha approfondito gli aspetti ecologici legati alle api, sottolineando il ruolo insostituibile di questi insetti nell’equilibrio degli ecosistemi e per l’agricoltura. Tra gli obiettivi del progetto c’erano il monitoraggio della qualità ambientale utilizzando le api come indicatori biologici, la valutazione della biodiversità botanica attraverso analisi palinologiche, e l’individuazione e quantificazione di contaminanti come agrofarmaci e matalli pesanti.

Angeli ha illustrato i dati raccolti durante la ricerca, dimostrando come la Val Rendena si distingua per la sua eccellente qualità ambientale, con l’assenza praticamente totale di contaminazioni da agro-farmaci. Un risultato che ha reso evidente la grande differenza con la vicina Val di Sole, specialmente della zona bassa, quella vicino alla Val di Non, dove l’agricoltura intensiva, in particolare quella legata ai meleti, ha portato a un importante utilizzo di pesticidi.

La consigliera provinciale Vanessa Masè ha espresso orgoglio e soddisfazione per i risultati ottenuti, sottolineando che il territorio della Val Rendena può essere considerato un esempio di sostenibilità e di tutela ambientale.

L’incontro ha visto anche gli interventi di esperti come Felice Dorna, che ha parlato delle specie vegetali presenti nella Val Rendena, e Filippo Prosser, che ha discusso delle caratteristiche uniche dei prati trentini, risorse preziose per l’ambiente e per le api. Infine, Manuel Cosi, presidente ANARE e dell’Unione Allevatori della Val Rendena, con un intervento accorato, ha ricordato l’importanza del lavoro svolto dagli allevatori delle vacche di razza Rendena, unica razza autoctona del Trentino-Alto Adige, ponendo l’attenzione sulle difficoltà che i nostri allevatori sono costretti ad affrontare, tra abbandoni di malghe, speculatori e grandi carnivori. Al termine del suo intervento un caloroso applauso del folto pubblico presente.