Porte di Rendena – Inaugurato il nuovo municipio
«L’inaugurazione del rinnovato municipio rappresenta il completamento del processo di fusione che, iniziato nel gennaio 2016, ha unito gli allora Comuni di Darè, Villa Rendena e Vigo Rendena per giungere alla nascita di Porte di Rendena». Nelle parole del sindaco, Enrico Pellegrini, l’estrema sintesi dell’evento di oggi, col taglio del nastro in via di Verdesina.
All’inaugurazione erano presenti tutti gli amministratori comunali e buona parte di quelli provinciali, tra cui non potevano mancare gli assessori che sono espressione proprio del territorio delle Giudicarie: Mario Tonina, Roberto Failoni e Mattia Gottardi. Con loro anche i rappresentanti dei Comuni della vallata, i referenti della Comunità di valle e degli altri enti del territorio, i rappresentanti delle forze dell’ordine, i vigili del fuoco, la banda e il parroco don Federico che ha benedetto l’edificio. Soprattutto, c’erano tantissimi dei cittadini di Porte di Rendena, ansiosi di vedere il loro rinnovato palazzo pubblico.
Nelle immediatezze della fusione si decise inizialmente di mantenere attive tutte e tre le sedi municipali: una scelta volta anche a prendere il giusto tempo per valutare le soluzioni migliori. È apparso poi chiaro che la sede dell’ex municipio di Villa Rendena sarebbe stata quella più adatta a contenere tutte le funzioni comunali. Va detto che le precedenti amministrazioni la avevano già individuata come sede legale e amministrativa, inoltre si tratta di uno degli edifici più grandi a disposizione sul territorio.
Negli anni si sono susseguiti diversi cantieri. Il primo intervento è stato quello di sistemazione degli archivi: il trasferimento e l’unificazione dei materiali sono stati affidati a una cooperativa specializzata, mentre i lavori hanno interessato il piano terra. Qui un tempo si trovava la caserma dei vigili del fuoco, che ha poi avuto la sua nuova sede lasciando liberi gli spazi. Sullo stesso piano sono stati ricavati gli uffici per l’Asuc di Verdesina e per quella di Villa Rendena, anche in previsione della segreteria unica tra le due. Il lavoro ha previsto anche, in collaborazione con Set, la realizzazione della cabina elettrica interrata.
Un piccolo intervento ha portato alla creazione di 4 posti auto in più per agevolare l’accesso all’edificio da parte di utenti e dipendenti. Quindi si è proceduto col secondo lotto. Durante questa fase, amministratori e dipendenti si sono trasferiti temporaneamente nella sede di Vigo. Il lavoro ha cercato di limitare gli investimenti a quelli strettamente funzionali: niente variazioni strutturali, dunque, sono rimasti uguali ascensore, tetto e giroscale. Sono invece state radicalmente riviste le suddivisioni interne, portando nuova luminosità agli uffici. Si è inoltre provveduto all’efficientamento energetico con un’isolazione interna e la sostituzione dei serramenti; rifatti anche tutti gli impianti e, infine, le piastrellature dei bagni.
Si è ovviamente provveduto alla tinteggiatura mentre per gli arredi l’investimento è stato limitato, potendo utilizzare e adattare quelli dei tre municipi preesistenti. In particolare i mobili presenti a Vigo erano pressoché nuovi. Qualche impegno in più ha riguardato solo il piano dell’atrio, per migliorare anche il confort ai cittadini che si recano in municipio.
Con la fine di marzo, tutte le funzioni comunali sono “tornate” a Villa e, spiega il sindaco: «La differenza nella qualità del servizio resa ai cittadini si è manifestata immediatamente. Unire in un unico luogo tutti gli uffici ha dato decisamente nuovo slancio all’attività amministrativa».
Quanto alle altre ex sedi municipali, è ancora il sindaco a spiegare: «Darè sarà mantenuta soprattutto come polo culturale: qui si trovano infatti Casa Cüs e il punto lettura. Vorremmo valorizzare ulteriormente la struttura e punteremo alla continuità, dunque di nuovo alle funzioni culturali. La struttura di Vigo sembra molto grande a vederla da fuori, ma in realtà bisogna considerare che metà dell’edificio è della parrocchia; ospita inoltre ambulatorio medico, Pro loco, Asuc e la sala consiliare che resterà qui. La sala, infatti, è stata riammodernata di recente ed è decisamente adeguata alla funzione; abbiamo anche fatto, da poco, un intervento per migliorarne l’acustica. Nell’edificio restano dunque ancora alcuni uffici sulla cui destinazione stiamo facendo alcune riflessioni, non è escluso che si possa valutare qualche forma di redditività per le casse comunali se ne studiamo bene il possibile utilizzo».
Con gli uffici radunati in un unico posto i servizi al cittadino saranno più efficienti; qualcuno dovrà affrontare qualche breve spostamento, ma è chiaro che mantenere attive tre sedi comportava difficoltà nel dialogo tra uffici e talvolta costringeva le persone a recarsi in più luoghi.
Il nuovo municipio in via di Verdesina si sviluppa su 4 piani e vi lavorano 13 persone.