PRG approvato DANIELE bocciato
Consiglio Comunale sentito e partecipato ieri sera.
Due i punti chiave della seduta: Variante PRG e questione orso.
Sulla prima la maggioranza quasi in toto (PUF!! Sorpresa! Quasi tutti compatibili. Hanno fatto dei passi indietro in parecchi) ha votato il provvedimento. Alle richieste dei consiglieri di minoranza del perché non sia stato concesso, come peraltro INDICATO DALLA PROVINCIA in alcune circolari, il consiglio informale (che avevamo chiesto pubblico ed in streaming), il sindaco ha risposto che la legge non lo impone, quindi non si fa.
La legge non impone neanche di darsi il buongiorno, di aprir la porta alle signore, e di cedere il posto agli anziani. Ma ci sono dei buontemponi che fanno ‘ste cose,… ed altre cosucce sensate e gradevoli.
Il Sindaco ha come linea guida la Legge. (a ghi mancarìa) L’etica, la deontologia, la moralità, il buonsenso … tempo perso. Oooocchei.
Gallucci chiede perché non si è potuto parlarne, discuterne, valutare prima. Bonomi risponde che il momento delle discussioni è questo.
Come comprare i “4 salti in padella” ai carciofi, e una volta aperta la busta decidere che sugo abbinare. La logica e la Findus ci impongono i carciofi. NO?
Campigotto ha dispensato una perla intervenendo per far notare che anche i consiglieri di minoranza sono anch’essi censiti di Pinzolo. Wow, non male come intervento. Tutti con mani piene di dita e con orecchie a livello, aggiungiamo noi. Son cose che è bello sapere.
Molto precisi ed ineccepibili invece tutti gli interventi degli altri consiglieri di maggioranza.
(ahahah ci siete cascati, vero?). Ovviamente il piattume.
Gallucci pizzica il Sindaco su facezie come la questione etico -morale, e Bonomi ricorda che ha acquistato la centralina da privato cittadino. Quindi, incorreggibile Gallucci, non rompere ancora con ‘sta storia …
Alberti regala qualche sorriso. Amaro però, di quelli che fanno riflettere tutti, e vergognare qualcuno.
Approvato il documento, un po’ di pausa per cambiare l’aria (quella delibera, effettivamente puzzava).
Rientrati tutti (anche gli incompatibili) si parla di Orso.
L’assessore Dallapiccola durante uno scorso consiglio informale (si, quei consigli che la legge non impone, e che sono inutili) a precisa domanda “cosa può fare la provincia?” rispose “nulla, se potete far qualcosa a livello di Comune, FATELO”
Binelli informa che altre amministrazioni hanno già preso provvedimenti per allontanare l’orso; non di sparagli e nemmeno di narcotizzarlo, perché come fa notare l’anestesista dott. Gallucci, la provincia con due esemplari addormentati e due decessi, non vanta ‘sta gran statistica di successi.
La minoranza chiede che venga approvato un provvedimento che:
1. Da la possibilità alla popolazione di decidere se vuole l’orso o no
2. Impone che la questione dei predatori ed il relativo progetto vengano rivisti alla luce del fatto che la situazione sia sfuggita di mano
3. Che il Comune si faccia garante e protettore con assistenza e consulenza legale del Maturi Daniele.
Aggredito, dileggiato, insultato e mortificato senza motivo, con l’unica colpa di essere nel momento e posto sbagliato.
4. che il Comune si faccia avanti a difendere la propria immagine di fronte al mondo e di fronte ai turisti
L’assatanato Bruti Tomaso (la nomea di scalmanato ed assatanato ha già reso sua moglie una delle donne più invidiate del Paese) chiede ad una compostissima Binelli dov’ era una volta spente le telecamere e coperti gli obiettivi dei media. Dov’ era anziché tra la sua gente?
Rito, da narratore di fiabe ursine, (ha detto lui di aver scritto tempo fa una favola sull orso e su come sarebbe andata a finire) ha fatto notare che agli animalisti sta molto a cuore l’orso perché è stato voluto, introducendolo anni orfurono, con volontà precisa, e che quindi, alla stregua dei cani abbandonati in autostrada, l’errata gestione del problema è ancora più grave. E che non è facile la soluzione.
Il vocal-dotato Cereghini (da non confondere) chiede che il provvedimento venga letto, corretto, rivisto INSIEME, per prendere una posizione unita, una sola voce, per quanto riguarda una vicenda tanto importante. Per un paesano in particolare, ma per tutti in generale.
Il buon senso imporrebbe che in queste occasioni (un’altra proposta era sul finanziamento delle associazioni, ad esempio) si facesse il bene del paese senza guardare se la proposta sensata viene da destra o a sinistra dell’imbarazzato Nespoli.
In queste occasioni gli amministratori rappresentano TUTTO il paese, e per TUTTO il Paese, non dovrebbero ponziopilatescamente lavarsene le mani, buttando la patata bollente alla Provincia. A maggior ragione dopo che la Provincia ha fatto sapere che non può far NULLA.
Fini e argomentati gli interventi degli altri consiglieri di maggioranza (ahaha ci siete ri-cascati,?!?)
L’intervento non serve, non serve prendere una posizione perché Pinzolo non c’entra. O almeno così dice William, e tutti, bravi e composti nei loro grembiulini, votano.
Disposti a tagli, revisioni, correzioni del documento, i consiglieri di minoranza incassano l’ennesimo, tanto atteso, per nulla nuovo, clamoroso, due di picche. Altra occasione sprecata. Altra tacca sul calcio del malgoverno.
….la storia continua…
GFI