Purtroppo s’è fatta l’Italia, ma non si fanno gli Italiani
«Purtroppo s’è fatta l’Italia, ma non si fanno gli Italiani.»
Queste parole, pronunciate 150 anni fa da un patriota e politico italiano, ritengo siano ancora molto attuali.
Basterebbe notare come nei nostri paesi non sia stato dato nessun rilievo ad un evento molto importante, quale l’anniversario della nascita del Regno d’Italia.
Indipendentemente dalle nostre profonde radici storiche, che a mio modesto parere, non vanno sicuramente dimenticate o peggio ancora rinnegate, mi sarei aspettata di vedere sventolare qua e là il nostro bellissimo Tricolore…. ma invece… salvo qualche cenno privato, dall’Amministrazione Comunale non ho notato nessuna iniziativa.
Certo, economicamente sarà più redditizio addobbare strade e locali con bandiere e striscioni di qualche squadra di calcio, o con qualche stendardo che rievoca chissà quale periodo storico, ma il nostro senso di Patria si nasconde dietro a dei colori calcistici?
È mai possibile che ci sentiamo patrioti solo quando sentiamo le note de’ “L’Inno di Mameli” ai mondiali di calcio, o a chissà quale altro evento sportivo?
Sinceramente NON lo voglio credere!
Oggi siamo Italiani, che lo vogliamo o no, e dovremo imparare ad accettare “il bello e il brutto” di questo Paese… i Suoi “bunga-bunga”, le Sue riforme più o meno assurde, i Suoi magnifici paesaggi, la Sua grande storia e il Suo stupefacente patrimonio artistico – culturale.
In 150 anni di storia molte cose sono cambiate… molti gli ideali persi e ritrovati; molte le vite portate via solo ed esclusivamente per difendere ciò in cui si credeva; molti i momenti difficili da superare, ma anche molti quelli sereni; molti i sogni da avverare e i desideri da realizzare…
Ma oggi, non è ancora così?