Quasi ultimati i lavori al nuovo rifugio Brentei. Riaprirà l’estate prossima
Continuano a ritmo incessante i lavori per il completamento della radicale ristrutturazione che sta interessando il rifugio Brentei. Lo storico edificio posto a circa 2.200 metri di quota e di proprietà del CAI Monza, è rimasto chiuso due anni e riaprirà la prossima estate. I lavori hanno comportato una spesa di circa due milioni e mezzo di euro, finanziati in gran parte (80%) da un contributo a fondo perduto della Provincia Autonoma di Trento. Il nuovo rifugio presenta una bellissima sala da pranzo panoramica dominata dall’imponente parete del Crozzon di Brenta. Il progetto è stato realizzato dall’architetto trentino Riccardo Giacomelli.
Breve storia del rifugio Brentei
Un primo capanno estivo fu eretto negli anni Trenta dalla famiglia Gigioti Bolza, originaria di Ragoli. Da capanno venne così costruita una vera e propria “baita” di montagna con alcuni letti riservati proprio ad alpinisti, guide alpine e in autunno a cacciatori di camosci. Negli anni ’50 il piccolo rifugio venne acquistato dall’imprenditore del settore tessile Gian Vittorio Fossati-Bellani, alpinista monzese e protagonista dello sviluppo impiantistico di Madonna di Campiglio. La piccola costruzione venne subito ristrutturata e portata all’aspetto attuale. Fossati Bellani decise di intitolare ai genitori “Maria ed Alberto”. Successivamente ne fece dono alla sezione del C.A.I. a cui apparteneva: il C.A.I. di Monza. Dal 1949 fino al 2008 è stato gestito dalla famiglia Detassis, fino al 200 dal “mitico” Bruno e poi dal figlio Claudio. Dal 2008 il testimone è passato alla guida alpina Luca Leonardi che lo gestisce con la famiglia.