Questione raccolta rifiuti

di Vanessa Ghidoni

Tempo addietro sul Vostro sito comparve un articolo (vedere articolo >>>) all’interno del quale si poneva sotto i riflettori, criticandola, l’usanza dei turisti aventi casa a Carisolo di eliminare i propri rifiuti a Pinzolo; cio’ facendo, in base a quanto scritto, causava un aggravio economico per i residenti di Pinzolo.

Da anni proprietaria di una casa in quel di Carisolo, mi sono sentita chiamata in causa, poichè talvolta colpevole pure io di incrementare il costo dello smaltimento dei rifiuti dei Pinzoleri.
Durante la scorsa settimana, nella quotidiana passeggiata mattutina dedita al mantenimento in forma delle non più giovani membra mie e del mio amico a quattro zampe ne ho appofittato ed essendo di strada ho buttato il mio sacchetto dello sporco presso l’isola ecologica vicino casa. Chi incontro impegnati nel loro lavoro? Gli addetti allo smaltimento rifiuti con il loro camion maleodorante. Mi avvicino e scambiando quattro parole, volendo levarmi un dubbio giungo repentina al nocciolo del discorso:
il servizio di smaltimento rifiuti avviene mediante un camion per paese oppure no?
I due baldi giovano sorridendo per la mia curiosa domanda vogliono sapere di più, dunque spiego loro tutta la faccenda, risultato una sonora risata, poiche’ , mi spiegano loro, i vari camion adibiti alla rimozione delle immondizie dai cassonetti non sono assegnati in base al comune, ma in base al tipo di cassonetto da svuotare: se si fa caso ve ne sono di varie tipologie:interrati, verdi su ruote, etc…ed è per cui impossibile verificare quanta immondizia sia stata recuperata in un Comune o in un altro poichè all’interno degli autocarri non vi è nessuna distinzione per i rifiuti raccolti nei vari cassonetti dislocati nei vari Comuni!!!
Ogni commento è superfluo!

Distintamente saluto
Vanessa Ghidoni, Brescia-Carisolo

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[strong]Alla gentil signora Ghidoni[/strong]

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I conduttori dei camion che vanno a svuotare i cassonetti – cosa confermata da quanto scritto dalla signora Ghidoni di Brescia – sembra non conoscano nemmeno le norme che regolano la raccolta dei rifiuti e chi sia a pagarli. Certo, loro vanno a raccogliere le immondizie in ogni paese, fanno quello che viene loro comandato. E’ il loro lavoro e per loro è tutto eguale. Sono chiamati a guidare l’autocarro e a svuotare i cassonetti, ovunque si trovino. I cassonetti sono tutti eguali in ogni paese, e a loro non importa chi li abbia riempiti o chi sia a pagare il servizio. Il problema sta nel fatto che ogni comune paga per il numero dei cassonetti disposti sul proprio territorio e per il numero delle volte in cui essi vengono svuotati. Cui poi andrebbe aggiunto l’aspetto della raccolta differenziata, che meriterebbe un discorso a sé. Il servizio è più costoso se i cassonetti vengono riempiti più in fretta e svuotati più volte. Se a Pinzolo il camion è costretto a passare quasi tutte le mattine, talvolta anche due volte in un giorno (su richiesta fatta con una telefonata dal municipio a seconda del bisogno), succede che a Carisolo passi solo due volte alla settimana (specie se le immondizie di Carisolo vengono svuotate nei raccoglitori di Pinzolo). Il costo della servizio è distribuito sulla popolazione di Carisolo in ragione della raccolta. Ovviamente sono di gran lunga minori rispetto a quelli di Pinzolo, costretti a pagare anche per i rifiuti di quanti hanno l’appartamento a Carisolo o in altri comunj (succede anche questo!) e vengono a svuotarli a Pinzolo. Se i bresciani che possiedono appartamento a Carisolo, come la signora Guidoni, volessero essere corretti farebbero bene a riportarsi i propri rifiuti in quel di Brescia dove funziona un magnifico inceneritore che addirittura li trasforma in energia termica. Darebbero un aiuto al proprio comune, e in fin dei conti a se stessi, anziché produrre costi ad altri. Ringrazio la signora Ghidoni per averci consentito di chiarire ulteriormente un aspetto che non tutti conoscono, o conoscono in parte; e per aver portato alla riflessione il problema dei rifiuti. Mi riprometto di portare alla conoscenza di tutti anche i costi della raccolta, divisi comune per comune, con la quantità raccolta in ciascuno di essi e la più aggiornata possibile.. [/A_CAPO]
Giuseppe Ciaghi[/A_CAPO]

 

La replica di Vanessa Guidoni

Con la presente sono a replicare al Signor Ciaghi, in ultima battuta, poichè si sta palesando una polemica fine a sè stessa che rischia di cadere nell’inultilità.
Si vorrebbe far credere che il costo dello smaltimento dei rifiuti a carico del contribuente di ogni singolo Comune viene calcolato in base al numero delle volte in cui viene svuotato un cassonetto? Ovvero per ogni comune vi è un addetto che misura il livello di riempimento dei cassonetti di ora in ora e quando giungono a saturazione chiama la ditta appaltata per lo smaltimento delle immondizie? Se ciò corrisponde al vero ha dell’incredibile e mi si permetta una critica nei confronti di chi ha inventato un metodo tanto balzano per il calcolo di suddetto servizio, poichè come si è palesto con questa discussione ovviamente si tratta di un metodo errato e fortemente soggetto a fattori esterni: esempio, tutti coloro che non hanno dimora in Pinzolo ma approfittano dei cassonneti di tal Comune, o turisti di passaggio!
Quando viene detto “Se i bresciani che possiedono appartamento a Carisolo, come la signora Guidoni, volessero essere corretti farebbero bene a riportarsi i propri rifiuti in quel di Brescia “ha dell’incredibile:le ricordo Signor Ciaghi che proprio grazie a questi bresciani, a questi milanesi e a tutti coloro che si sono potuti permettere di comprare o affittare casa nel corso degli anni in Val Rendena che la suddetta è divenuta la località turistica che tutt’oggi è! Se non vi fossimo stati Noi turisti Pinzolo, come Carisolo, Giustino etc. di certo non avrebbero gli introiti che hanno, l’economia in zona non sarebbe così fiorente, quindi forse un pò di rispetto per Noi e tolleranza per azioni che non arrcano di certo danno, non sarebbe male! Altrimenti perchè allora non imporre a chi si concede un pic-nic nelle apposite aree o si gusta una merenda in Pineta di riportare a casa i propri rifiuti e vietando loro di adoperare i cestini appositi in zona se non possessori di una casa nel Comune in cui consumano le proprie vivande sarebbe una proposta interessante… per allontanare il Turista! E in caso di turismo “mordi e fuggi”? Ovvero coloro che si concedono una scampagnata in giornata? Facciamo far lo il viaggio di ritorno in compagnia delle proprie immondizie? Siamo seri, suvvia!

Vanessa Ghidoni, Brescia-Carisolo

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Mi consenta ancora due parole, cara Signora Ghidoni

La signora Ghidoni dimostra di non conoscere affatto come il sistema dello smaltimento dei rifiuti urbani funzioni a Pinzolo e nel comprensorio delle Giudicarie.  Il che non mi meraviglia. In Trentino, a differenza che altrove, è rimasto un certo retaggio di buona amministrazione derivata da quella austroungarica che stimola  i cittadini a rendersi conto di quello che succede intorno a loro ed a controllare amministrazioni pubbliche e servizi. Mi hanno invece colpito le sue affermazioni circa lo sviluppo del turismo dalle nostre parti, rivendicato a bresciani o ad altri di zone finitime, che acquistando un appartamento a Carisolo e dintorni avrebbero sviluppato il turismo da noi. Alla signora concedo la buona fede, ma credo che affermazione più sprovveduta non possa essere stata fatta. Quei signori che hanno acquistato gli appartamenti a Carisolo e dintorni hanno mortificato il nostro turismo e la sua qualità. Distruggendo il verde e la zona agricola hanno prodotto una speculazione edilizia intollerabile, investito i loro danari in affari oltremodo redditizi, facendo lievitare sul mercato i prezzi dei terreni oltre ogni misura nell’interesse di pochi; hanno impedito alla gente del posto, ai nostri figli, di potersi acquistare un terreno a prezzi alla portata di gente comune, di lavoratori, per costruirsi una casa e farsi una famiglia nei luoghi dove sono nati e cresciuti. I nostri giovani in molti casi sono stati costretti a cercare alloggio in altri paesi per lasciare a persone come lei, per le proprie seconde case, la disponibilità delle aree del paese, di un paese dov’erano nati e pensavano di vivere. Sono convinto, da sempre, e da sempre mi sono battuto contro la costruzione di quell’aberrazione edilizia, umana e sociale che sono i condomini edificati a Carisolo, divenuta il dormitorio di Pinzolo, che un turismo vero, sano, costruttivo e produttivo  abbia bisogno di strutture produttive, alberghi e strutture ricettive ove ospitare gli ospiti quando intendano venirvi a passare le loro vacanze, non certo di seconde terze o quarte case, che spesso vengono tenute chiuse per nove mesi all’anno o al più usufruite nei week-end, con gravi costi per la comunità a livello di reti tecnologiche, fognature, acquedotti, fruibilità e funzionalità dei servizi. Per non parlare degli appartamenti che vengono addirittura affittati in quel di Brescia in concorrenza con la gente del posto che così nemmeno riesce ad affittare il proprio. Non voglio andare oltre perché ci sarebbero tanti altri aspetti su cui meditare in relazione alla presenza dei bresciani, ai benefici che ci portano e a quelli che invece ricevono, e ai loro comportamenti, dalla raccolta dei funghi, delle erbe, delle rane, delle chiocciole e dei prodotti del sottobosco a quello dell’uso di servizi gratuiti pagati solo dai censiti, come ad esempio quello della biblioteca e di altre strutture che sicuramente non ci consentono di poter considerare il bresciano proprietario di seconda casa come il turista modello e più desiderabile. Non me ne voglia, ma lo spunto per queste mie affermazioni – opinioni per altro condivise da gran parte della popolazione locale –  me le ha volute tirare lei fuori dai denti.

Cordiali saluti, Giuseppe Ciaghi