Ricca di spunti di riflessione la serata al PalaDolomiti con Sgarbi in ricordo del filosofo Giulio Giorello
Ricca di spunti di riflessione la serata al PalaDolomiti in ricordo del filosofo Giulio Giorello. Non è stata una serata sul pensiero di Giorello, ma piuttosto un percorso di conoscenza di Giulio. La moglie Roberta Pelachin lo ha presentato partendo dalla passione per tutto ciò che sa di Irlanda, dalla sua storia con le sue figure emblematiche come Bobby Sands alla musica celtica senza dimenticare la birra irlandese. Ha inoltre raccontato il percorso umano e le esperienze di vita, come l’incontro con Geymonat, che lo hanno portato ad essere il profondo amante della libertà. Molto atteso anche l’intervento di Vittorio Sgarbi che ha raccontato di come è nata la collaborazione per la stesura a 4 mani del volume Il bene e il male. Dio, arte e scienza. Nel volume lui e Giorello, partendo prospettive diverse commentano alcuni famosi quadri per arrivare a considerazioni più generali. Bravo anche Alexander Schuster che ha saputo condurre con equilibrio ed eleganza la serata coinvolgendo i due relatori e nel far sentire presente non solo il pensiero, come suggerisce il titolo del libro, ma anche la figura e l’umanità di Giulio Giorello.
La serata non sarebbe stata possibile senza la preziosa collaborazione di Alessandro Giacomini, amico personale dei coniugi Giorello, che si è fatto promotore di questo appuntamento e di quello della settimana scorsa con Massimo Cacciari e la giornalista Elisa Dossi.