Riflessioni di una candidata
ELEZIONI COMUNITA’ DELLE GIUDICARIE – PRESENTAZIONE E RIFLESSIONI DI UNA CANDIDATA
Sono Silvana Parolari sono originaria di Tione e vivo a Pinzolo dove lavoro come Agente di Polizia Locale, ma provo un forte senso di appartenenza anche al resto del territorio che andrà a comporre la Comunità delle Giudicarie.
Ritengo infatti che tutti noi giudicariesi siamo “vicini di casa” a tutti gli effetti, in forza delle amicizie coltivate negli anni in ambito scolastico prima e lavorativo poi o per dei legami di parentela originaria o acquisita che molti hanno nei vari paesi delle Giudicarie oppure, semplicemente, per la cerchia di conoscenze che ciascuno di noi si crea nella quotidianità del vivere civile.
Ecco perché ho questa sensazione di appartenere e di vivere in un grande paese, seppur sparso su un territorio molto vasto.
E per questo motivo ho deciso di accettare la proposta formulatami dal Partito Democratico del Trentino di candidatura per l’assemblea della Comunità delle Giudicarie. Lo spirito che mi anima è analogo a quello che avrei avuto se si fosse trattato di una elezione comunale, cosa che tra l’altro non ho mai potuto fare, in quanto, essendo una dipendente comunale, mi è sempre stata preclusa questa possibilità.
Mi affaccio così per la prima volta alla politica attiva.
Detti i motivi che mi hanno convinto a candidare, vorrei esprimere a questo punto alcune considerazioni e riflessioni.
Entrando nel merito dell’argomento, ritengo che la Comunità delle Giudicarie sarà nel prossimo futuro un vero e forte strumento di Governo del Trentino, ovviamente nel pieno rispetto delle identità territoriali, culturali, socio-economiche e politiche di tutti i singoli paesi che la compongono.
Questo è un punto molto importante sul quale non si può e non si deve transigere, nella garanzia che i comuni rimarranno i pilastri sui quali poggerà la Comunità e dai quali la stessa evolverà.
Nel contempo i comuni, soprattutto i più piccoli, trarranno dalla stessa indubbi benefici in termini di aiuto concreto nella gestione di alcuni servizi. Si veda l’esempio degli accorpamenti per lo svolgimento del servizio di Polizia Locale che già sono stati avviati su buona parte del territorio, con esito soddisfacente.
Vorrei dire la mia anche sulla questione delle diversità economico-produttive tra i 4 ambiti, questione che torna puntuale ad insinuarsi nelle discussioni di questi giorni; è pur vero che tale diversità esiste, sarebbe inutile negare l’evidenza, ma bisogna tener ben presente che tutte le quattro aree hanno salde radici ed origini comuni ed anche un obiettivo comune che è lo sviluppo della Comunità.
Con questi presupposti si può e si deve ragionevolmente credere che, con una gestione programmata e corretta che preveda un intreccio delle diverse economie, a complemento le une delle altre, l’obiettivo comune di riuscire ad avere una Comunità così grande che si autogoverni e che sia autosufficiente quasi come una piccola provincia, diventi perseguibile a tutti gli effetti.
Anzi, credo che la Comunità delle Giudicarie sarà quella che, meglio delle altre, potrà riuscire in questo obiettivo, proprio perché ha tutte le componenti per ottenere questa autosufficienza che le consentirà di avere anche una sua autonomia.
Vorrei concludere dicendo che mi rendo conto che quelli che ho espresso fino ad ora sono concetti generali, ma penso che sia fondamentale avere ben chiaro e delineato il disegno di un progetto prima di iniziare ad attuarlo.
Le misure da porre in essere per attuare questo progetto saranno studiate e programmate attentamente e con competenza da chi sarà chiamato ad amministrare e che, ovviamente, ci auguriamo sia Patrizia Ballardini.
E’ questa la sfida a cui siamo stati chiamati a partecipare e che anch’io ho voluto provare a raccogliere, candidando nella lista del Partito Democratico del Trentino a sostegno della candidata presidente Patrizia Ballardini.
Grazie per l’attenzione, Silvana Parolari.