Roberta di Carisolo regina del Kitesurf
Laureata in Filosofia a Siena, dottoranda in Antropologia a Losanna, maestra di sci a Madonna di Campiglio e ora anche campionessa italiana di kitesurf. Roberta Raffaetà, 30enne di Carisolo ma «vagabonda» per sua stessa ammissione, ama le sfide ed è abituata a vincerle. Anche quando iniziano per gioco, come nel caso del Campionato italiano Iku di kitesuf (il surf con il paracadute) disputato due settimane fa a Riva. «Mi piaceva l’idea di conoscere gente nuova e ho provato», confessa la neo-campionessa. Settimana scorsa, incoraggiata dal suo sponsor di vela e tavola (Naish), tenta anche il Campionato del Mondo: solcando con la sua attrezzatura superleggera le onde del lago di Como, è riuscita a piazzarsi settima nel freestyle e terza nella gara di hang-time. E dire che la passione per questo sport era nata un po’ per caso: «D’inverno vivo a Madonna di Campiglio dove insegno sci, autunno e primavera sto in Svizzera per dedicarmi al dottorato e l’estate la passo sul lago di Garda a fare windsurf. Per quanto appassionante, però, è uno sport “pachidermico”, con attrezzature pesanti e ingombranti: così ho provato il kitesurf. Tutta un’altra vita: mi sono innamorata».
Dopo aver convinto il fidanzato (Michele Bulanti, ex allenatore della nazionale azzurra di sci alpino) a «convertirsi» al kite, che li ha portati in Australia, Brasile, Egitto, Grecia e Marocco, è nata l’idea di tentare la sfida nazionale «giocata in casa» a metà giugno. «Ho sempre amato l’attività fisica: in famiglia mia sorella Manuela (ex Miss Trentino, ndr) è quella bella, io sono quella brutta ma sportiva». Giudizio modesto e poco verosimile dietro cui Roberta si trincera per giustificare interessi tutt’altro che comuni. «Il prossimo obiettivo sportivo? Forse la tappa brasiliana, in ottobre. Ma prima voglio finire il dottorato: se tutto va bene in agosto chiuderò i libri».