Rody Mirri lancia la nuova linea ‘Principe di Ragada’
Rody Mirri, durante la tua carriera sei sempre stato, in un modo o nell’altro, all’interno del mondo dello spettacolo. Ed ora una sorpresa: l’ingresso nel mondo della moda. Come mai?
«In realtà io sono partito da qui, dal mondo della moda. Sì è vero, sono entrato quasi subito nel mondo dello spettacolo e con gli anni mi sono dedicato al mio lavoro da manager, produttore televisivo e scrittore, ma la mia prima passione è stata questa. Chi mi conosce fin da bambino si ricorderà che a 21 anni avevo aperto in Trentino a Tione e Pinzolo le mie prime attività: delle boutique. Poi la vita mi ha fatto prendere altre strade, che tutt’ora non abbandono: il mondo dello show business sarà sempre una parte di me».
Possiamo definirlo un ritorno alle origini dunque?«Sì, sono tornato da dove ero partito: mi sono tolto quel capriccio che ho sempre messo in un angolo dando priorità ad altri progetti. Ora è venuto il momento giusto. Sono tornato ad occuparmi della mia prima passione e con questo ho voluto fare una dedica al territorio che ho sempre amato molto. Il nome stesso della collezione, Ragada, è una località della Val di Genova. Ma non solo, le prime collezioni prendono il nome di tre località a me care: Baldin, Ruina e Carrera, e così sarà anche in futuro».
Allora veniamo subito al sodo: parlaci della nuova collezione firmata Principe di Ragada, che è già stata presentata a Firenze.
«La mia attività si basa sulla ricerca di piccole aziende e laboratori artigianali esclusivamente italiani alle quali chiediamo di produrre capi esclusivi disegnati dai nostri stilisti. L’idea che tutti hanno ora è di produrre grandi quantità a poco prezzo e in tanti si ritrovano a produrre qualcosa di già fatto, di già visto, senza nessun valore aggiunto. Per questo mi è venuta l’idea di creare qualcosa di unico, che non potesse essere riprodotto: saranno capi d’abbigliamento in edizione ridotta e limitatissima punzonati con il numero seriale di produzione e verranno venduti online».
Immagino che tu abbia una squadra che ti accompagna in questa nuova avventura…
«Certamente. Nella mia mente sapevo di voler creare qualcosa di attuale ma nello stesso tempo originale: per questo mi sono circondato di collaboratori e giovani stilisti con idee fresche e brillanti gestiti da una manager trentenne Alessia Miceli. Una delle novità nata per rendere la collezione inimitabile è quella di dare la possibilità ai clienti di personalizzare i capi con le loro iniziali. Insomma, chiunque sia in cerca di un capo sartoriale e raffinato, con uno stile esclusivo e prodotto con tessuti e pelli pregiate, rigorosamente “made in Italy”, allora sta cercando un capo firmato Principe di Ragada».
Ci sono molti personaggi famosi che dopo una carriera nel mondo dello spettacolo sono passati alla creazione di una propria collezione. Senza fare nomi, non ricordo qualcuno che abbia avuto successo. Non ha paura di cadere nella stessa ragnatela?
«Assolutamente no. Quello che produco io è qualcosa che non può cadere nella trappola dell’insuccesso: la mia attività è qualcosa di nuovo anche per questo. Le vendite saranno fatte online entro fine mese la piattaforma www.principediragada.com sarà inaugurata e chiunque potrà accedervi per scegliere il proprio capo. Sono convinto che la qualità sartoriale l’originalità e il “made in Italy” siano ancora gli ingredienti necessari per avere la garanzia del successo: per questo li ho voluti avere tutti».
Per il futuro altri progetti ?Attualmente sto scrivendo il mio settimo libro e contemporaneamente con altri autori stiamo lavorando alla sceneggiatura di un film tratto da un mio libro “Non volevo finisse così”.
Guazzi Mariana ©