Sat: ritorno “a casa” per i 150 anni
ARCO – BOLBENO – PINZOLO – MADONNA DI CAMPIGLIO – A 150 dalla nascita, la Sat (Società alpinisti tridentini) è tornata nel luogo che le ha dato i natali, Madonna di Campiglio, dove numerosi “satini”, gente di montagna e autorità si sono ritrovati nel tardo pomeriggio di ieri. L’occasione? Celebrare ufficialmente il prestigioso anniversario ed apporre una targa a ricordo del traguardo raggiunto. Un gruppo di 27 ciclisti, simbolo dei fondatori di allora, è partito da Arco per raggiungere la “Perla delle Dolomiti di Brenta” insieme ad uno più piccolo che ha intrapreso il percorso a piedi. Un “viaggio a ritroso” che nel tempo di un giorno ha voluto ripercorrere la storia del sodalizio, con tappe a Bolbeno (di questo paese è originaria la famiglia del fondatore e primo presidente della Sat Prospero Marchetti) e a Pinzolo (paese di nascita di Nepomuceno Bolognini, primo vicepresidente della Società).
A memoria dell’anniversario è stata apposta, dalla Sat di Madonna di Campiglio, con il presidente Silvestro Franchini e il vicepresidente Alberto Angeli, insieme al sindaco di Pinzolo Michele Cereghini e all’assessore al turismo di tre Ville Mattia Malacarne, una targa commemorativa alla base dell’effige (realizzata nel 1912) dedicata, davanti alla sede dell’Azienda per il Turismo, a Giovanni Battista Righi (fondatore, sempre 150 anni fa, del primo albergo di Campiglio, lo Stabilimento alpino poi diventato Des Alpes, e fondatore della moderna Campiglio turistica) e sotto la dedica già apposta dalla Sat nel 1972, in occasione del centenario.
“L’arrivo a Madonna di campiglio dei ciclisti e dei podisti – ha detto la presidente della Sat centrale Anna Facchini – ha voluto simboleggiare il lungo percorso compiuto dalla Sat, una storia nata tanto tempo fa che continua oggi dentro la comunità trentina, anche con una prospettiva culturale”. “Quando abbiamo fondato la Sat sette anni fa – ha aggiunto il presidente della Sat di Madonna di Campiglio Silvestro Franchini – insieme ad Alberto Angeli già immaginavamo questo traguardo. Siamo orgogliosi di avere fondato la sezione perchè Sat è sinonimo di valorizzazione della montagna e la mia montagna è la mia casa, il mio lavoro, la mia vita”. Come per numerosi altri trentini che ieri sono arrivati a Madonna di Campiglio per festeggiare l’ambizioso traguardo. La festa di compleanno continua oggi al rifugio Graffer.
Alcuni degli interventi alla commemorazione di ieri pomeriggio.
Roberto Failoni, Assessore provinciale al turismo: “La Sat è nata qui, nel mio territorio, e ne sono orgoglioso. È cresciuta e cambiata con il tempo e oggi il mio invito è quello di avere il coraggio di guardare avanti, di fare sintesi, perché solo uniti si vince. La presenza delle numerose persone e autorità presenti qui oggi vuole proprio dire questo: andare avanti”.
Gianni Battaiola, Presidente Trentino Marketing e Asat (Associazione albergatori trentini): “Centocinquant’anni fa, i primi ospiti della montagna provenivano dall’estero. Va riconosciuto a Sat di essere fondamentale nella gestione e nella cura della montagna e di fornire, attraverso i suoi rifugi, anche un’importante motivazione di vacanza”.
Tullio Serafini, Presidente Azienda per il Turismo Madonna di Campiglio: “L’odierna apposizione della targa commemorativa viene fatta nel luogo preciso che ricorda il fondatore della Campiglio turistica, Giovanni Battista Righi che trasformò il monastero di Campiglio nel primo albergo, lo Stabilimento alpino poi divenuto Hotel Des Alpes. Qui, nel 1872, si svolse l’incontro fondativo della Sat (fu Arco, invece, ad ospitare il primo congresso), il primo evento di rilievo ad essere ospitato nella struttura. La fondazione e la storia della Sat si legano quindi a doppio filo con la storia del turismo a Madonna di Campiglio. Dico di più, anche Sat ha contribuito all’avvio della trasformazione turistica che ci ha portato all’eccellenza che siamo oggi”.
Davide Cardella, Direttore Asat e segretario dell’associazione gestori rifugi del Trentino e del coordinamento nazionale rifugi, ha rivolto i suoi migliori auguri a Sat facendo un plauso alle cariche a rappresentanza femminile della stessa.
Michele Cereghini, Sindaco di Pinzolo: “I 27 fondatori della Sat e chi è venuto dopo hanno sempre avuto una visione lungimirante sul futuro valorizzando la montagna anche in versione turistica e raggiungendo obiettivi di eccellenza che ora abbiamo il compito di garantire per chi verrà dopo”.
Mattia Malacarne, Assessore al turismo di Tre Ville: “Madonna di Campiglio è il luogo dove la storia della Sat e lo sviluppo turistico trovano la loro sintesi”.
Flavio Deflorian, Rettore dell’Università di Trento: “Da lungo tempo l’Università, come istituto culturale, condivide con Sat amicizia, vicinanza e collaborazione, occupandosi anche di tematiche legate al turismo”.
Ferruccio Vidi, Presidente Associazione Guide alpine Madonna di Campiglio: “La storia delle guide alpine fa parte della storia della Sat in quanto le prime guide sono state formate dalla stessa Sat. Con la Società degli alpinisti tridentini c’è anche una collaborazione di lungo tempo nella manutenzione di sentieri e ferrate”.
Walter Cainelli, Presidente Soccorso alpino e speleologico Trentino: “Il legame tra noi e la Sat è imprescindibile dato che per fare parte del Soccorso alpino occorre essere anche nella Sat locale”.
Massimo Amistadi, Presidente Sat Arco, che ha curato, insieme alla sua sezione, l’iniziativa della staffetta celebrativa Arco-Madonna di Campiglio: “È stato un bel momento di condivisione. A coloro che sono partiti da Arco, in e-bike o a piedi, in memoria dei 27 fondatori, se ne sono aggiunti altri provenienti dalla Val di Sole, dalla Val di Ledro e da Trento.
Anna Guella, vice presidente Sat centrale: “La Sat è legata alla montagna che è casa, cuore, essenza per tutti noi”.
Paolo Querio, Presidente Sat Pinzolo, arrivato in bicicletta a Campiglio e narratore, nella tappa di Pinzolo, della storia della fondazione della Sat con Nepomuceno Bolognini: “L’idea della Sat è nata nell’estate di centocinquant’anni fa lungo il viale di Pinzolo, poi, il successivo autunno, la sua fondazione è diventata realtà a Campiglio. Oggi, noi puntiamo sulla Sat giovanile e sui cinquanta ragazzi che ne fanno parte. La montagna, per essere protetta, va prima conosciuta e vissuta”.
Claudio Bassetti, past president Sat Centrale: “La Sat ha una storia grandissima costruita da tante persone con un fortissimo senso di appartenenza. La giornata di oggi non deve essere considerata un punto di arrivo ma di partenza guidato da un’idea di futuro. Esiste un domani di speranza che ci chiama ad andare oltre il presente”.