Se arriva il Supermercato Poli attorno sarà il deserto
«Non c’è dubbio che per le piccole famiglie cooperative si pone un problema di sopravvivenza: il senso della lettera inviata alle amministrazioni comunali era proprio questo». Renato Dalpalù , presidente del Sait, segue con attenzione gli sviluppi della decisione assunta dal consiglio comunale di Spiazzo che, ad inizio agosto, mutando la destinazione d’uso dell’area ex Ille, ha sbloccato la realizzazione di un centro commerciale nel quale il gruppo Poli potrà in futuro insediare un supermercato di grandi dimensioni.
Qual è il punto di vista del presidente del Sait? «Dico – risponde Dalpalù – che ognuno fa il proprio gioco, ed è noto che da tempo Poli intendeva insediarsi in zona. Quello che mi sarei aspettato era una valutazione degli effetti della decisione presa, che non ha riflessi solo commerciali. Se la mettessimo solo su questo punto, il discorso sarebbe chiuso in partenza». Ma il sindaco di Spiazzo, nel difendere la decisione assunta, dice che essa favorirà la concorrenza a beneficio del consumatore? «Se il sindaco di Spiazzo ritiene di favorire la cosiddetta libertà di mercato e la concorrenza facendo il deserto attorno, perché questo potrà accadere in futuro, mi sembra una visione miope».
È realistico, come dice il presidente della Famiglia cooperativa di Pinzolo, Mauro Cominotti , che quattro o cinque punti vendita cooperativi attorno a Spiazzo possano «saltare»? «Sì, è così. Dopodiché le situazioni sono sempre in movimento, ci saranno delle reazioni… Quello che accade in Rendena è un problema di politica locale, e le amministrazione comunali e la Comunità di valle sono titolate a valutare e decidere. Ma non si può permettere un insediamento urbanistico-commerciale come questo, che fa il deserto attorno. Che un Comune decida per il suo territorio senza interrogarsi sugli effetti prodotti sui comuni attorno, mi pare una visione limitata».
La Poli Supermercati ("Billig" in Alto Adige), è una società per azioni italiana del settore della grande distribuzione alimentare, con circa 52 punti vendita nelle regioni di Trentino-Alto Adige e Veneto.
L’azienda controlla la società per azioni "Seven", che si occupa degli acquisti di frutta, verdura, latticini, salumi, surgelati, e prodotti non alimentari, del marketing e della gestione delle risorse umane. Le funzioni di logistica e distribuzione della merce sui punti vendita sono state quasi totalmente esternalizzate dando in gestione i magazzini a società esterne, con l’eccezione del non alimentare.
Poli Supermercati detiene il 30% delle azioni della società a responsabilità limitata Agorà Network ed ha come partner le società Iperal (Valtellina, Valcamonica, Lecchese e Brianza), Sogegross (Liguria, Piemonte, Toscana) e Tigros (Varese, Novara). Stando al sito ufficiale dell’azienda, il gruppo Poli controlla, in Trentino-Alto Adige, il 30,2% del mercato, di cui il 36,3% in provincia di Trento, ed il 18% in provincia di Bolzano.
L’azienda nasce nel 1938 come negozio di frutta e verdura di Beniamino e Giuseppe Poli. Nel 1957, i due fratelli fondano un supermercato, di modeste dimensioni, uno dei primi in Italia. Tra gli anni sessanta e settanta l’azienda s’ingrandisce sul territorio. Dopo aver puntato su servizi, Poli Supermercati rivolge la propria attenzione a prodotti di genere non alimentare: nel 1986, viene aperto il primo magazzino Regina. Nel 1998 rinnova la pianta dei propri punti-vendita, che diviene circolare. Durante l’anno 2000 l’azienda entra a far parte di Agorà Network, acquisendo il 30% delle azioni della neonata società. Nel 2005 introduce nei propri negozi il sistema di spesa automatica "Faccio Io".