“Sentieri family” per un Trentino sempre più inclusivo e sostenibile
Ha partecipato l’assessore provinciale alle politiche familiari Stefania Segnana
“Questo accordo vuole promuovere nuove sinergie – ha esordito l’assessore alla salute, politiche sociali, disabilità e famiglia della Provincia autonoma di Trento Stefania Segnana – per permettere al nostro territorio di avvalersi di un’offerta turistica differenziata e inclusiva, a seconda dei bisogni della popolazione residente, e di indirizzare i turisti sulla base della nuova offerta del territorio. Numerosi i partner aderenti – ha proseguito –, un risultato che conferma l’importanza che il territorio rivolge a questo innovativo progetto. La sentieristica a misura di famiglia è declinata al target famiglia, ai portatori di disabilità e agli anziani ed è nata ‘dal basso’, dal territorio e anche dalle strutture alberghiere, che chiedevano più sentieri accessibili a tutta la comunità. L’iniziativa ha previsto una iniziale fase di studio e mappatura del territorio a cui seguirà un ri-orientamento dell’offerta turistica. Con oggi – ha concluso – si aprono le porte ad un nuovo capitolo di sostenibilità per il Trentino, che non ha esperienze analoghe a livello nazionale”.
Ha preso poi la parola Luciano Malfer, dirigente generale dell’Agenzia per la coesione sociale della Provincia autonoma di Trento: “Un lavoro importante che si è avvalso di sinergie interne ed esterne all’ente provinciale. Il progetto è nato una decina di anni fa in Val Rendena e poi, con un effetto “domino”, ha coinvolto altri territori tra cui il parco Paneveggio, il Primiero e tanti altri distretti famiglia. Abbiamo lavorato con diversi settori della Provincia autonoma di Trento, tra cui il Servizio Turismo e Sport, l’UMSE Disabilità e integrazione socio-sanitaria e il Servizio Sviluppo sostenibile e aree protette, per codificare le linee guida provinciali e adottare un linguaggio di design universale per tutti, compresi i soggetti più deboli. Un lavoro tecnico che coinvolge due assessorati con la titolarità dell’assessorato di Stefania Segnana, oltre all’assessorato al turismo di Roberto Failoni.”
Presenti oggi anche alcuni rappresentanti firmatari dell’accordo, tra cui Michele Cereghini, sindaco del Comune di Pinzolo (ente capofila del Distretto famiglia della Val Rendena): “Questo progetto parte da lontano e da una visione sul tema ad ampio raggio che ha compreso: mappatura, verifica, analisi di sentieri. Un percorso lungo e virtuoso intrapreso dal mio comune con impegno fin dal principio. Abbiamo già inaugurato il primo sentiero accessibile che dalla località Patascoss giunge al lago di Nambino. In questo percorso – ha aggiunto – è fondamentale la sinergia con gli altri parchi del Trentino e va rivolta un’attenzione speciale alla famiglia e alla disabilità e sia ai residenti che ai turisti evidenziando in particolare il valore sociale che ha per la nostra comunità. Mai come in questo momento, dopo la pandemia, – ha concluso – era importante investire in un accordo di programma come questo”.
Monica Marinelli, vicepresidente del Parco naturale Adamello Brenta, ha aggiunto “abbiamo creduto fin dall’inizio nella realizzazione della sentieristica e in una valorizzazione ambientale specifica per le famiglie. E’ fondamentale creare conoscenza e dare possibilità di accedere a tutti; si tratta di un progetto ambizioso e sono fiera che il nostro parco vi abbia aderito. Si valorizzano sentieri già esistenti con un nuovo target di riferimento.” Valerio Zanotti presidente del Parco naturale Paneveggio – Pale di San Martino, ha commentato: “per il nostro ente questo è un passo naturale coerente con la nostra attività. Ci avvaleremo di figure tecnico-professionali, anche a livello progettuale, che da decenni lavorano sui sentieri per operare sia nel parco, che in zone fuori dal nostro territorio di pertinenza.”
“Il Trentino si è sempre pensato come meta per le famiglie – ha detto Giorgio Cestari, dirigente del Servizio Turismo e Sport della Provincia autonoma di Trento. Questo accordo è un passo di crescita avanzato perché è un prodotto architrave della riforma del turismo. Nessuno viaggia da solo mentre di solito si viaggia in gruppo. Quindi poter viaggiare con la propria famiglia è uno dei determinanti privilegiati di questo accordo. Segnale di estrema modernità e avanzamento”.
Infine, Tiziano Brunialti, direttore dell’Ufficio Gestione Parco Nazionale dello Stelvio, ha detto: “Ci siamo già attivati per una prima ricognizione di sentieri già esistenti in Val di Rabbi e Pejo che, con opere minimali, potranno essere riadattati secondo il target sottoscritto oggi. Desideriamo investire in una dimensione diversa del parco: una richiesta che peraltro è emersa dal territorio – attraverso la somministrazione di questionari d’opinione – e dagli albergatori che hanno chiesto una dimensione più a misura di famiglia”. Assenti per impegni istituzionali altri tre firmatari: UMSE Disabilità e integrazione socio-sanitaria della Provincia autonoma di Trento, Comunità del Primiero (ente capofila del Distretto famiglia del Primiero) e l’Azienda di Promozione turistica di Madonna di Campiglio.