Si ritorna a scuola…
Si ritorna a scuola…
Il rientro a scuola è imminente e con esso aumentano le perplessità e le domande. Mascherina? Certificati? Assenze? Distanze? … e tanto altro a cui, al momento, nessuno sa dare risposte certe. Durante questa settimana nel nostro istituto, l’IC Val Rendena, si sono svolti numerosi incontri tra i genitori, la Dirigente e i suoi collaboratori per spiegare regolamenti e norme per la sicurezza della salute, nuovi orari e modalità organizzative dei vari plessi scolastici. Forse qualche incertezza è stata risolta e tutti ci dobbiamo impegnare a fare del nostro meglio nell’osservanza delle procedure richieste.
A livello strutturale siamo fortunati perché da anni non si parla più di chiusura di scuole e di accorpamenti e questo, tra l’altro, ci permette ora, di poter gestire questa emergenza nel migliore dei modi. Anche in questo frangente, le Amministrazioni Comunali, in collaborazione con la Dirigente e gli insegnanti stanno contribuendo al loro meglio per preparare le strutture all’accoglienza dei nostri bambini e ragazzi.
Ma la scuola non è solo questo! La scuola è e deve rimanere un luogo di crescita umana, sociale e culturale. Per questo, a mio parere, si regge su tre pilastri: insegnanti, studenti e famiglie. Nel rispetto dei reciproci ruoli, si può raggiungere l’obiettivo insieme, collaborando, comunicando e raccontandosi, con onestà e autenticità.
La chiusura forzata dei mesi passati è stata sicuramente un’esperienza difficile per tutti. Permettetemi di dire, però, che l’emergenza ha offerto, a noi insegnanti, degli spunti per essere sempre più propositivi e vicini al vissuto dei nostri alunni che hanno bisogno sempre più di attenzioni perché il mondo è più complicato e cambia velocemente. Pensando alla realtà delle scuole locali, che mi vedono direttamente coinvolta, possiamo dire veramente GRAZIE a chi ci ha sostenuto economicamente offrendoci gli strumenti per supportare i nostri ragazzi e la nostra didattica (molti iPad e computer sono stati messi a disposizioni di alunni e docenti) e a chi ci ha permesso di continuare a stare loro vicino … anche a distanza.
Ora la scuola deve andare avanti approfittando di questi aiuti, degli strumenti tecnologici, delle classi con numeri ridotti di alunni, dei progetti in essere (ricordo l’adesione del nostro Istituto al progetto “Piccole scuole”, al blog MADAGIUCAR che oramai da qualche anno raccoglie i lavori dei nostri ragazzi e dei loro docenti, alle piattaforme attivate, e molto ancora…) Abbiamo bisogno ancora e sempre di investire nella scuola per abbandonare certe rigidità e continuare ad aprirci alla progettazione didattica in cui ogni singolo studente sia al centro per poter crescere, emanciparsi e crearsi un’opportunità di vita. Questo è il mio pensiero e questo è il motivo per cui credo nella nostra scuola.
Permettetemi di chiudere questo scritto con le parole di Sir Ken Robinson che spiegano il profondo senso dell’insegnare:
“Per come la vedo io, gli scopi dell’Istruzione sono mettere gli studenti nelle condizioni di comprendere il mondo che li circonda e i talenti che hanno dentro di sé, così che possono diventare persone realizzate e cittadini attivi e compassionevoli“
Erica Maestranzi, maestra e candidata nella lista “Giustino Insieme”