‘Siamo la Natura che resiste’ 28 settembre a Madonna di Campiglio
‘Siamo la Natura che resiste’ 28 settembre a Madonna di Campiglio
La SAT insieme ai ragazzi di Friday for Future di Trento per dire no all’ampliamento delle aree sciabili
L’annuncio dell’iniziativa che le sezioni territoriali della SAT hanno ideato per manifestare il proprio dissenso nei confronti delle richieste di ampliamento delle aree sciabili della Ski Area Madonna di Campiglio Val Rendena e Val di Sole e sensibilizzare sul tema della risorsa acqua, è stato dato giovedì scorso alla sede centrale di Trento, durante un incontro con le sezioni.
Si tratta di una manifestazione in programma sabato 28 settembre con la SAT e i rappresentanti di Friday for Future, con ritrovo alle 13.00 al lago Nambino, luogo simbolo di un sito di grandissimo pregio ambientale e paesaggistico, per una serie di interventi e testimonianze.
“I giovani hanno colto con favore la nostra proposta – riferisce Luigina Armani, consigliera centrale e presidente della sezione di Pieve di Bono – In questo momento è importante far sentire la voce della SAT, in primis a fianco dei giovani che lottano in prima linea per indirizzare i governi verso una decisa e concreta tutela dell’ambiente, anche se siamo pienamente consapevoli che la testimonianza è importante, ma ben più importante sarà la presenza attiva ed informata quando si tratterà di arrivare alla pianificazione territoriale da parte degli organismi tecnici di competenza” . Un impegno che, per quanto riguarda la SAT, si spinge oltre, auspicando che su previsioni urbanistiche così impattanti ci siano spazi, modi e tempi per aprire un confronto a tutti i livelli: ambientale, paesaggistico ed anche su costi e benefici di richieste indirizzate a perseverare una monocultura dello sci anacronistica e controproducente.
“Senza per nulla demonizzare un comparto della economia turistica importante e redditizio per il Trentino – dichiara Anna Facchini presidente del Sodalizio – SAT è molto critica sugli ampliamenti delle aree sciabili e su ulteriori infrastrutturazioni del territorio alpino ed in particolare su Serodoli la nostra posizione è nota, certificata da interventi pubblici e documenti interni sottoscritti ed approvati, che non lasciano spazio ad interpretazioni.
Nella programmazione di interventi di vasta portata negli ambiti territoriali, oggi più che mai è richiesto a tutti i soggetti operanti sul territorio la massima attenzione, unita a competenza e lungimiranza e da parte della politica un surplus di senso di responsabilità quando si tratta di immaginare il futuro”.