Siamo sicuri che Walter Ferrazza sia la persona giusta per guidare il Parco nei prossimi cinque anni?
Qualche dubbio sembra esserci, e non solo tra gli “animalisti”.
La prima obiezione, forse quella meno sentita in valle, ma che pare sia percepita come forte contraddizione all’esterno, è quella di essere un cacciatore. Molti, e non soltanto le associazioni ambientaliste, ritengono che sia inconcepibile, o quantomeno contradditorio, avere una persona che “spara ai caprioli” a capo di un ente che ha come finalità “la tutela delle caratteristiche naturali e ambientali, la promozione dello studio scientifico e l’uso sociale dei beni ambientali“.
La seconda obiezione riguarda l’ipotetico conflitto di interessi che potrebbe derivare dal fatto che Ferrazza, oltre ad essere sindaco di Bocenago, è anche un dipendente del Comune di Pinzolo.
Altro motivo è lo scarso interesse che Ferrazza ha dimostrato per il Parco negli ultimi cinque anni. Ricordiamo che, nel 2015, è stato individuato dal Comune di Bocenago come membro del Comitato di Gestione del Parco, organo di gestione con funzioni analoghe a quelle di un Consiglio comunale composto da 66 membri effettivi in rappresentanza dei comuni con territorio in area protetta, oltre che delle varie associazioni protezionistiche, cacciatori, pescatori, agricoltori, APT, ASUC, Regole, ecc..
Ebbene, in cinque anni e 16 riunioni del Comitato, Walter Ferrazza non ha MAI partecipato (nemmeno una volta!). E sono state poche anche le partecipazioni del supplente (che partecipa in caso di in caso di impedimento/assenza del membro effettivo), il sig. Giorgio Fostini, che è intervenuto negli ultimi cinque anni a 7 riunioni su 16 (meno della metà).
Mi permetto di dare un suggerimento a chi ha il compito di proporre il nome del prossimo Presidente del Parco Naturale Adamello Brenta: perchè non fare riferimento a qualche figura femminile?