Sugli alpeggi della Rendena
Sugli Alpeggi della Rendena, l’emozione della giornata in malga rimane una delle proposte del Parco più gradite dagli ospiti
Si è conclusa il 10 agosto a Malga Caret, in alta Val Genova, la rassegna “Sugli alpeggi della Rendena” che anche quest’anno ha dato conferma di essere una delle attività estive proposte dal Parco maggiormente gradite e apprezzate dagli ospiti. A parte il primo appuntamento a Malga Plan del 25 giugno, purtroppo cancellato a causa del maltempo, tutte le altre 7 giornate hanno registrato il numero massimo di 25 iscrizioni per una partecipazione complessiva di 150 persone, prevalentemente famiglie con bambini.
Ogni giovedì dell’estate, gli appuntamenti si sono succeduti in un circuito che ha raggiunto le malghe monticate più belle e panoramiche all’interno dell’area protetta: Malga Plan di Massimeno, Malga Rosa di Porte di Rendena, Malga Ritort di Pinzolo, Malga Bandalors di Giustino, Malga San Giuliano di Caderzone Terme, Malga Montagnoli a Campiglio delle Regole di Spinale e Manez e Malga Caret di Strembo.
Questa rassegna è nata oltre 15 anni fa. Inizialmente si organizzavano pranzi in malga per i turisti, in cui la polenta e il contesto erano il cuore dell’offerta. Col tempo, però, questa iniziativa è stata raffinata dal Parco che l’ha trasformata in un vero e proprio prodotto turistico, completo e di qualità. Con il coinvolgimento delle amministrazioni proprietarie, dei gestori delle malghe, dell’ANARe (Associazione allevatori di razza Rendena), delle pro loco e dei produttori di prodotti tipici locali, da tre anni viene proposta una formula che sa associare alla classica “festa in malga” anche alcuni aspetti educativi che il Parco ha particolarmente a cuore.
"Grazie agli interventi degli esperti del Parco che accompagnano il gruppo in escursione, alla calorosa accoglienza del malgaro che mostra la casarada e agli interventi tecnici dell’Anare – spiega il Presidente del Parco, Joseph Masè – i partecipanti possono comprendere molti aspetti relativi alla cura del territorio nell’area protetta.". In effetti, l’alpeggio è una componente fondamentale del paesaggio culturale delle nostre montagne e anche di un’economia tradizionale che sembra stia riprendendo vigore, dopo anni di inesorabile declino del settore primario. Spiegare dunque l’importanza della monticazione per la tutela ambientale e della salvaguardia della vacca di razza Rendena, specie in via di estinzione, non solo sa stimolare la curiosità degli ospiti ma diventa il modo per valorizzare adeguatamente le tradizioni e l’identità locale i maniera non fittizia o folkloristica.
Non hanno prezzo poi, soprattutto per i bambini, le emozioni che sa regalare l’esperienza in malga, trovarsi in mezzo alle pacifiche mandrie, poter accarezzare una mucca o vedere il latte che si trasforma: momenti che in città difficilmente possono essere replicati.
Per soddisfare le attese di chi raggiunge a piedi le località, la tradizione del pranzo offerto dalle amministrazioni rimane, comunque, il culmine della giornata e, addirittura, il momento del pranzo si è via via arricchito con le degustazioni di tipicità gastronomiche prodotte localmente, come il miele marchiato Qualità Parco, i distillati di genziana e imperatoria, lo yogurt biologico, i salumi nostrani e i formaggi biologici.
Gli Alpeggi della Rendena sono il primo segno più di un’estate molto positiva del Parco Naturale Adamello Brenta.