Tra ieri e oggi distribuite nei supermercati 360 mila mascherine
Tra ieri e oggi distribuite nei supermercati 360 mila mascherine
“I numeri sono ancora, purtroppo, importanti, anche se si stanno stabilizzando – ha detto il presidente Fugatti – e l’aumento dei contagi è da attribuire, come detto nei giorni scorsi, all’incremento del numero dei tamponi che stiamo facendo, oggi 800. Questo anche grazie all’attività del CIBIO, che porterà nei prossimi giorni ad un’ulteriore crescita delle persone sottoposte a tampone, con una particolare attenzione alle RSA. Fra ieri e oggi, grazie alla collaborazione della Protezione civile – abbiamo distribuito circa 360 mila mascherine ai negozi di generi alimentari. Al riguardo ringrazio gli operatori delle catene commerciali – ha detto il presidente – per il grande sforzo che stanno mettendo in campo, in così breve tempo, per attuare queste nuove disposizioni”.
Il presidente Fugatti ha poi parlato della ripresa, la cosiddetta fase 2. “Certamente da parte nostra ci stiamo ragionando, ma conterà molto il parere della comunità scientifica. Non siamo certo sordi – ha detto – al grido di dolore che arriva dalle categorie economiche, ma dobbiamo tenere conto che le restrizioni fino ad ora introdotte hanno portato ad una stabilizzazione e ad un calo dei numeri del contagio. In ogni caso – ha chiarito Fugatti – la ripresa non ci riporterà da subito alla situazione precedente allo scoppio della pandemia. Lo faremo – ha concluso – ma con criteri molto rigidi”. Il presidente ha poi riferito di aver chiesto al Commissariato del Governo di intensificare i controlli nei giorni di Pasqua sulle seconde case e ha lanciato un appello ai trentini. “Se notate delle speculazioni sui prezzi delle mascherine segnalatele alle forze dell’ordine, perché evidentemente è una cosa inaccettabile”.
“È proseguita, anche nella giornata di oggi, – ha poi riferito l’assessore Stefania Segnana – la raccolta delle domande per il bonus alimentare attivato dalla Provincia autonoma di Trento in sinergia con i Comuni, le Comunità di Valle ed il Consorzio dei Comuni Trentini per sostenere i nuclei familiari in difficoltà economica per l’emergenza Covid19. Dall’avvio della raccolta sono state registrate complessivamente circa 8.000 domande e molte le richieste di supporto e di chiarimento rivolte dai cittadini agli operatori”.
L’assessore Segnana ha poi annunciato un potenziamento dell’applicazione “TreCovid19”. “Uno strumento – ha spiegato – che si affianca gli operatori sanitari e ai cittadini per monitorare i sintomi della malattia, elaborato da un gruppo di lavoro composto dal personale dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari, della Provincia e della Fondazione Bruno Kessler. Dopo un periodo di prova adesso l’applicazione verrà implementata ed allargata ad un numero sempre maggiore di cittadini”.
Paolo Bordon, direttore dell’Azienda sanitaria, rispondendo alle domande dei giornalisti ha evidenziato che il personale sanitario colpito dal virus si attesta su un dato pari al 5,95% del totale, una percentuale inferiore rispetto a molte altre realtà italiane. “Sul fronte della terapia intensiva – ha detto poi – avvertiamo dei segnali di miglioramento, la pressione è in diminuzione e questo ci porta a dire che il picco su questo reparto è passato”.
Giancarlo Ruscitti, dirigente del Dipartimento salute e politiche sociali della Provincia, ha parlato della situazione del carcere di Spini di Gardolo, riferendo di due casi di contagio fra i detenuti e di alcuni fra il personale. “Faremo il tampone a tutta la popolazione carceraria – ha aggiunto – e domani sul tema si riunirà il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica”. Infine, Ruscitti, parlando della situazione delle RSA ha evidenziato come si stia lavorando per separare le persone contagiate da quelle che non hanno contratto il virus.
Il dottor Antonio Ferro, del Dipartimento di prevenzione dell’APSS, ha invece parlato dell’organizzazione dei test sierologici sulla popolazione, che partiranno presumibilmente dopo Pasqua. Dapprima nei comuni a più alta concentrazione di contagiati, dove si prevede di fare un prelievo volontario a circa 8000 persone.
Nel corso della conferenza stampa anche un collegamento oltreoceano, con Franscisco Nardelli, presidente dell’Ospedale italiano della città di Bahia Blanca in Argentina. Nardelli ha raccontato di come si stia evolvendo la situazione nella sua realtà, dove è presente un folta comunità di origine trentina. “Stiamo seguendo con attenzione quanto accade in Trentino – ha detto – e ci fa piacere mantenere i contatti con voi”.