TRENTINO IS NOT Padania
Come al solito invece di ammettere grossolani errori di partito e schierarsi apertamente a sostegno della nostra autonomia, il consigliere Binelli evoca la poco simpatica proposta di legge del parlamentare Ria del PD (non userò il termine onorevole perché abrogato e perché di onorevoli non se ne vede). Pazienza caro Diego se un parlamentare di Lecce si ingegna contro di noi contro il nostro modello di gestione pubblica probabilmente parla per scarsità di conoscenza territoriale e amministrativa della nostra provincia.
Ma quello che mi spaventa e mi fa inalberare contro il partito del consigliere Binelli, (perdonatemi ma il suo cognome mi evoca ben altri paladini dell’autonomia)è che chi dovrebbe indicarci ad esempio di un nord che funziona e all’altezza di paesi come Svizzera e Germania invece mira a volerci sopprimere. Sarà per scarsità di successi avuti come coalizione di governo, sarà perché il loro parlare alla gente predicando pulizie etniche non ha più forza di convinzione, sarà perché ci paragonano agli extracomunitari per anelare cosi tanto alla soppressione dell’autonomia. Ma poi perché prendersela tanto con l’autonomia di un pezzo di Nord, ricordiamoci anche del Friuli Venezia Giulia e della Val D’Aosta, senza inalberarsi con Sicilia e Sardegna che forse modello di buona amministrazione proprio non sono. Senza dimenticare lo spaventoso numero di parlamentari Siculi che sostengono il cavaliere e di conseguenza la sua coalizione permettendo cosi anche ai Padani di governare.
Il dubbio è che sia un partito allo sbando, preso in mezzo dai Bunga Bunga e dalla corsa alla carega che tanto fa romano il partito di Bossi e dalle beghe interne ,basta ascoltare Radio Padania (il luogo che non c’è) per sentire un campionario di censure e di rimproveri hai poveri ascoltatori incazzati con manovre finanziarie inutili e scarsa moralità; capendo cosi quanto la base Leghista sia scontenta. Se la politica Italiana si rivede nei discorsi di Borghezio o nelle dita alzate del Senatur sarebbe consigliabile chiedere l’annessione all’Austria subito.
Ma in molti di quel movimento stanno rinsavendo da quel modo di parlare al basso ventre del popolo che ormai stufo delle mancate promesse non risponde più come prima. Andate a leggere le veementi proteste e le proposte di legge della presidente della provincia di Venezia Francesca Zaccariotto o del suo governatore Zaia (non della provincia di Lecce)contro le autonomie speciali mai silenziate dai rappresentanti locali, o peggio ancora leggere il bando di gara dell’A22 per capire che il Trentino “is not Padania” e che quello che è un modello gestionale ottimo per il nord è diventato per i leghisti una sorta di spina nel fianco come fosse l’autonomia l’Italico male da eliminare. Mi domando dopo la nostra soppressione cosa chiederanno, magari l’eliminazione dello stato Vaticano o di San Marino o che modello useranno per la gestione del Nord, magari annettendo Trento e Bolzano al Veneto o alla Lombardia. Ma come la mettiamo con i Bellunesi arcistufi di essere snobbati dalla regione Veneto Leghista tanto da chiedere l’annessione al T.A.A. autonomista, lasciando cosi apparire un malgoverno verso la provincia dolomitica della matrigna Venezia. Mi spiace molto che una persona tanto impegnata come il Binelli veda solo un verde che nel nostro amatissimo Trentino sarà sempre più sbiadito e che dopo le ultime sparate del suo partito rischia di diventare come la carne dell’orso non certificata…improponibile!!!
P.S. come consigliere comunale mi adopererò per portare una mozione a salvaguardia dell’autonomia chiedendo a tutti i consiglieri di sottoscriverla.