Turismo: estate negativa e timori ‘russi’ per l’inverno
Se il maltempo ha giocato a favore di Trento e del Garda, altrettanto non si può dire per la zona di Madonna di Campiglio, dove il calo delle presenze turistiche è stato pesante. In linea solo la settimana di Ferragosto, giudicata discreta da Christian Armani referente Asat, ma non sufficiente per cambiare il trend decisamente negativo della stagione estiva. Ma negativo a tal punto da prospettare richieste di interventi provinciali straordinari? «A livello di categoria non abbiamo ancora affrontato l’argomento. In più aspettiamo la chiusura ufficiale della stagione per trarre un bilancio definitivo, anche se purtroppo sarà quasi impossibile che possa essere diverso dall’attuale».
Difficile pensare a una dichiarazione di stato di calamità, pur in un contesto meteorologica molto particolare che ha compromesso le temperature tipicamente estive, accentuando una situazione diventata già difficile per via della crisi economica. Continua Quotidiano "Trentino" >>>
Speriamo infine che si risolva rapidamente anche la guerra in Ucraina e che l’Unione Europea riasca a trovare un compromesso con la Russia. Lo stop dei prodotti agroalimentari europei sta creando gravi problemi al settore in Italia e, secondo molti, il prossimo passo di Putin riguarderà il blocco del ricco turismo russo. E per alcune zone del Trentino (in particolare Fassa e Campiglio) sarebbe un vero disastro. In molte località italiane i primi effetti si sono cominciati già a sentire: le cause sono l’indebolimento del rublo, per lo stallo economico e la fuga di capitali dalla Russia (l’anno scorso il cambio era 1 a 38, oggi invece un euro vale 48 rubli), e perchè il Governo russo sta sconsigliando i viaggi in Europa ai dipendenti pubblici. Intanto dalla Russia arriva un altro allarme: nelle ultime settimane sono falliti cinque tour operator. Speriamo che gli operatori trentini rispondano a questi segnali preoccupanti, attivandosi nella ricerca di nuovi sbocchi commerciali.