Un granchio nel parco faunistico di Giustino: svarioni pre elettorali
Un granchio nel parco faunistico di Giustino: svarioni pre elettorali.
Ho appreso, leggendo il programma amministrativo e un recente post del gruppo Uniti per Giustino, che, con riferimento al parco faunistico di Giustino: “l’Ente Parco Naturale Adamello Brenta con delibera di giunta n. 70 del 17 giugno 2019 si è SFILATO dalla gestione di quest’opera …”.
In verità dalla semplice lettura del provvedimento citato, reperibile nella sua interezza sul sito del Parco (https://www.pnab.it/amministrazione/albo-telematico/delibere-della-giunta-esecutiva/ge-2019/?upf=dl&id=40078),si evince chiaramente che la Giunta del Parco, con la delibera n. 70/19 si è limitata ad approvare uno schema di convezione con il Comune di Giustino per la realizzazione del parco faunistico.
Il Parco, in sostanza, dopo avere curato, in forza della delibera di Giunta n. 29/18, la progettazione definitiva del parco faunistico, con la delibera n. 70/19 si è assunto l’ulteriore impegno della realizzazione dell’opera in tutte le sue fasi e quindi: l’esecuzione dell’appalto, la direzione lavori, il coordinamento della sicurezza ed il collaudo statico conclusivo.
Non vi è stato, dunque, da parte del Parco alcuno “sfilarsi” dalla gestione dell’opera, la quale è, evidentemente, un diverso e successivo passaggio non ancora discusso in seno all’Ente.
Né, ad oggi, risulta agli atti del Comune di Giustino alcuna comunicazione dalla quale si possa evincere che il Parco, contrariamente agli impegni assunti con la nota lettera di intenti del 2013, si sarebbe defilato dalla gestione del parco faunistico.
Tengo a precisare che non è mia intenzione, né nel mio stile, coltivare sterili polemiche. Credo, infatti, che una campagna elettorale debba condursi su proposte, contenuti e anche confronti (ahimè stavolta negati). Non ritengo corretto, però, fare finta di nulla a fronte di comunicazioni errate che, a mio avviso e non solo mio, appaiono finalizzate a screditarmi, illudendo a mie presunte “mancanze”, essendo noto a tutti il mio doppio incarico di Sindaco di Giustino e di Presidente del Parco.
A proposito di “mancanze”, invece, sorprende certamente che Daniele Maestranzi, candidato Sindaco e leader del gruppo “Uniti per Giustino”, non abbia colto la reale portata di un provvedimento di un ente pubblico e ne abbia, invece, completamente travisato i contenuti, al punto di attribuire alla delibera n. 70/19 un significato ed una portata che palesemente non ha. Non bastasse, la stessa è stata riportata con grande enfasi, addirittura da meritare il grassetto, nel programma amministrativo che egli ha depositato in Comune, consegnato in tutte le case del paese e diffuso tramite social media.
Confido, quantomeno, che se il sig. Maestranzi dovesse mai rivestire la carica di Sindaco, lo faccia dedicando maggiore attenzione a ciò che scrive e impegnandosi per arrivare ad avere una maggiore capacità di comprensione degli atti amministrativi rispetto a quanto dimostrato nell’interpretare la delibera n. 70/19 della Giunta esecutiva del Parco.
Avv. Joseph Masè – Candidato Sindaco del Comune di Giustino – Gruppo “Giustino Insieme”.