Un passo avanti per la Casa Museo dell’Emigrazione
Venerdì scorso al PalaDolomiti si è svolto un decisivo incontro per la realizzazione della Casa Museo dell’Emigrazione dedicata ai moleti.
Importanti e favorevoli gli interventi delle autorità e dei tre relatori che hanno presentato le proprie relazioni. Dopo il benvenuto del sindaco Michele Cereghini e del presidente dell’APT Tullio Serafini si sono succeduti al microfono, gestito brillantemente dalla giornalista Jessica
Pellegrino, le autorità provinciali e non solo. Danilo Mussi, presidente del Centro Studi Judicaria, l’associazione culturale protagonista e promotrice del museo, ha tracciato la storia degli sviluppi che hanno portato alla riunione, ha ringraziato i presenti e in modo particolare il Comune di Pinzolo che ha messo a disposizione gli spazi necessari nel piano interrato del PalaDolomiti. Dopo la lettura della comunicazione del vicepresidente della PAT Mario Tonina, l’assessore all’emigrazione Mattia Gottardi ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa museale, l’assessore al turismo Roberto Failoni ha delineato anche le potenzialità del “turismo delle radici”, cui il governo nazionale ha dato risalto e risorse; la consigliera regionale Vanessa Masè ha evidenziato gli aspetti peculiari dell’emigrazione trentina, rilevando
come anche le donne si siano sacrificate emigrando per contribuire al benessere famigliare; il deputato/senatore della Repubblica Diego Binelli ha offerto la propria disponibilità a seguire personalmente eventuali pratiche che dovessero interessare lo Stato Italiano. Ha inviato un messaggio anche Nanni Rossi dell’associazione Postumia di Gazoldo degli Ippoliti (MN), Comune gemellato con Pinzolo proprio per la
questione degli arrotini. Le tre relazioni di Giuliano Beltrami per il Centro Studi Judicaria, di Leila Maiocco e Pierangelo Campodonico per il Museo Nazionale dell’Emigrazione Italiana (MEI) e di Armando Maistri per Trentini nel Mondo hanno poi fatto intendere quanto lo spessore culturale dell’iniziativa trentina della Casa Museo dell’Emigrazione possa assumere un’importanza che, partendo dalla realtà locale, diventa un nodo di grande interesse nella rete nazionale dei musei dell’emigrazione e in quella mondiale delle associazioni e dei circoli dei Trentini sparsi in tutto il mondo.
Adesso, per la concretizzazione del progetto, si attendono le delibere della Provincia, dei Comuni, degli enti e delle associazioni coinvolte.