Un piccolo “gioiello” storico nel cuore verde della Val Rendena

di CampanediPinzolo.it

Un piccolo “gioiello” storico nel cuore verde della Val Rendena

A Caderzone Terme, nel mezzo del “cuore verde” della Val Rendena, c’è un piccolo museo etnografico frutto del lungo lavoro e della grande passione di Giambattista Polla, detto “il Battista”, storico allevatore di vacche di razza Rendena. La maggior parte degli oggetti presenti nel Museo del Battista non sono “raccolti”, ma salvati. Salvati dalla fine del loro ciclo di utilizzo. Questi oggetti sono appartenuti allo stesso Giovanni Battista e alla sua famiglia ed erano utilizzati nelle attività di alpeggio, allevamento ed esbosco.

Gli oggetti salvati sono stati depositati in un magazzino fino al 2018, anno che ha visto l’apertura al pubblico della collezione di Giovanni Battista.

Il Museo è diviso in sezioni e ciascuna di essere raccoglie oggetti di uno specifico settore lavorativo. Ciascun oggetto ha un nome, rigorosamente scritto nel dialetto di Caderzone Terme e con sotto la traduzione in italiano. Il Museo è composto da due zone: la Sala dedicata agli attrezzi da lavoro e agli oggetti della casa dove è nato il Battista, e l’esterno dove sono raccolti gli oggetti più ingombranti. Il Museo è in sintesi la forma vivente del raccolto di una vita spesa fra i campi e dedicata al bestiame. Ma è anche il vissuto di due generazioni che hanno conosciuto le guerre e l’emigrazione e con grandi sacrifici hanno portato avanti la cultura del Trentino e creato solide realtà territoriali.

Queste le sezioni in cui è suddivisa la zona interna del Museo del Battista:

  • La casa da na bota (La casa di una volta)
  • La camara da let dal Batista (Arredo della camera da letto del Battista)
  • Far su i purcei (Attrezzi del norcino)
  • La muntagna d’invern (La montagna d’inverno)
  • Li buri (Il lavoro nel bosco)
  • Li vachi e i tor (Le vacche e i tori)
  • I camp e i orc (I campi e gli orti)
  • Al frer (Il fabbro)
  • Al fin (Il fieno)
  • Al casél (Il caseificio)
  • Lat e butér (Latte e burro)
  • I campanei (I campanacci)
  • Cafderi, paröi e söci (Caldere, paioli in rame e secchi)
  • La lana (Lavorazione della lana)
  • Li lanterni (Le lanterne)
  • Li staderi e li cadini (Le bilance e le catene)
  • Li möli (Le mole)
  • Cular dei cavai e dai bò (Collari e gioghi dei cavalli e buoi)
  • Laurar cui cavai (Lavoro con i cavalli)
  • Al marangun (Il falegname)
  • Radio (Le prime tecnologie)
  • Sala riunioni

E infine un oggetto molto singolare: una catena in legno lunga ben 4 metri e con una particolarità eccezionale: non presenta giunture tra gli anelli.

Il percorso didattico continua infine all’esterno davanti al caseificio e nel giardino dell’agriturismo. Qui si trovano tutti quegli attrezzi troppo grandi per essere collocati all’interno del Museo (grande aratro, prime macchine per il taglio del fieno, bilancia per la pesa dei formaggi, zangola e impastatrice del burro, ecc.).

Il “Museo agricolo del Battista” si trova presso l’agriturismo Maso Pan a Caderzone Terme TN – Loc. Pan.

https://www.agriturmasopan.com/

https://www.youtube.com/watch?v=Wqpol1ix4jI