Una fotografia controversa. È davvero l’imperatrice Elisabetta d’Austria in montagna? Lo storico Valerio Vitantoni è sicuro di no.
Questa fotografia gira da diversi anni nel web e in alcune pubblicazioni e viene spesso riportata come una dell’imperatrice Elisabetta d’Austria durante un’escursione in montagna. La sovrana dovrebbe essere la seconda da sinistra. C’è chi dice che possa esser stata scattata durante un’escursione a Bad Ischl, altri scrivono che sia invece a Madonna di Campiglio, altri hanno detto che si tratti di una escursione nella Val di Sopranes nel meranese.
Fra i più appassionati in merito alla vita e alle vicende della sovrana austriaca è spesso polemica: molti vi scorgerebbero davvero i tratti della famosa “principessa Sissi”, altri invece asseriscono categoricamente che non possa minimamente trattarsi di lei. Fra questi c’è anche lo storico Valerio Vitantoni che da alcuni anni, attraverso diverse pubblicazioni sull’imperatrice d’Austria (ha all’attivo già quattro saggi storici su di lei), si occupa di far conoscere la sua vera storia al di là dei tanti miti e dei tanti cliché. In merito a questa fotografia ne ha già scritto lungamente nel suo primo libro “I sentieri di Sissi: verità e leggende sugli itinerari altoatesini dell’imperatrice” edito da Ugo Mursia Editore nel 2018, ma evidentemente non è bastato. Neppure dopo alcuni suoi post nei gruppi Facebook internazionali dedicati all’imperatrice Elisabetta, neanche dopo averne scritto approfonditamente nella sua pagina Facebook, la gente vuol credere che la donna immortalata in questa fotografia non sia la sovrana d’Austria.
Lo spiega lo stesso autore alle nostre pagine: l’originale della foto si trova all’Hotel Adria di Merano al quale venne donata da un collezionista dicendo che potesse, forse, trattarsi di una foto di Elisabetta d’Austria in montagna durante una vacanza a Merano. Nello sfondo della foto originale, non tagliata come spesso viene pubblicata, si riconosce chiaramente la scogliera sulla quale si trova Castel Tirolo, sopra la città sudtirolese che l’imperatrice aveva scelto per le sue numerose vacanze per diversi anni.
Tuttavia la fotografia non ha data: qualcuno dice si tratti di una foto scattata nel 1870, altri asseriscono si tratti del 1897, anno al quale risalirebbe l’ultimo soggiorno dell’imperatrice a Merano.
Vitantoni spiega che la signora immortala nella foto in questione non presenta i tratti di Elisabetta d’Austria – forse una minimissima somiglianza nello sguardo, ma altrimenti non l’avrebbero scelta come tale e non sarebbero nati dubbi in merito a questa fotografia. Se però la si osserva bene, dice Vitantini, si comprende immediatamente che la dama non sia l’imperatrice negli anni ’90, soprattutto perché appare troppo giovane e l’ovale del volto non combacerebbe assolutamente con quello di Sisi (questo il suo vero nomignolo).
Ma oltre ciò è ormai noto, anche ai meno competenti, che Elisabetta smise di farsi fotografare intorno al 1872 e mai più si fece immortalare mettendosi in posa davanti alla macchina fotografica. Le foto che ci giungono di lei dopo quell’anno sono tutte paparazzate e la figura di questa donna non combacia con quella della sovrana – soprattutto se si fa il paragone con la sua ultimissima fotografia nota. Vitantoni dice che risulta dunque del tutto improbabile che questa sia Sisi che, serena e felice, decide di mettersi in posa e farsi ritrarre durante un’escursione, così, senza velette o con l’ombrellino e il ventaglio. Qualcuno potrebbe dire che l’ombrellino e il ventaglio li tiene la guida alpina a sinistra, ma ciò non vuol dire niente: tutte le dame dell’epoca andavano in giro col parasol e con il ventaglio, figurarsi in montagna.
Qualcuno dice che, appunto perché l’imperatrice usciva in incognito come capitava spesso durante le sue ferie in Trentino-Alto Adige e altrove (viaggiava sotto lo pseudonimo di contessa di Hohenembs), allora poteva mettersi indosso ciò che voleva; tuttavia anche questa è un’affermazione errata poiché nei giornali del tempo che l’autore ha consultato per la stesura del libro sui soggiorni di Elisabetta in Trentino-Alto Adige, non si fa menzione di un abito tanto particolare come quello in foto: se fosse uscita con un abito popolare i giornali ne avrebbero chiaramente scritto, come accadde per il suo soggiorno a Madonna di Campiglio nel 1894 quando uscì con un abito “succinto” tipico della “Zillertal”. E invece non c’è alcuna menzione.
A questo aggiunge che quando Sisi andava in montagna, come riportato dalle cronache del tempo, non portava mai nulla con sé: bicchieri per l’acqua e altre cose, erano condotti dalla guida alpina al suo seguito. Nella foto la dama invece porta numerosi oggetti legati alla vita, come se fosse una qualsiasi vivandiera di Merano.
Oltretutto, si apprende dalla cronaca del tempo che quando Elisabetta era a Merano nel 1897, vi era giunta con un ristrettissimo seguito: la contessa Irma Sztáray, la parrucchiera, un paio di cameriere, il lettore di greco e il gran-ciambellano Berzeviczy. Nessun altro. Quando andava a passeggio, con lei vi erano solamente la Sztáray, come testimoniato dal suo memoriale, e una guida alpina citata dalle cronache.
I capelli della donna nella foto sono molto corti e, come si apprende da testimonianze storiche, Elisabetta aveva ancora tutti i suoi lunghi capelli anche a 60 anni. È improbabile che, se fosse l’imperatrice, li possa aver inseriti tutti dentro al cappello a cilindro sulla testa – avesse anche uno chignon, dice Vitantoni, i capelli si vedrebbero chiaramente spuntare da dietro la nuca.
Il girovita della donna in foto è sì sottile, ma non tanto quanto quello di Sisi che si aggirava intorno ai 48-53 cm anche verso la fine dei suoi giorni. Quello in foto appare più largo almeno di 10 cm. Si hanno testimonianze attendibili, fra tutte sempre il memoriale della contessa Irma Sztáray che dice molto sul privato della sovrana; si ha a disposizione il quaderno nel quale Sisi annotava tutte le possibili variazioni del suo corpo sicché risulta improbabile che questa immagine possa raffigurare l’imperatrice austriaca a passeggio.
Qualcuno potrà dire che la dama in foto, così come l’imperatrice, indossa gioielli neri, in particolare un anello. Tralasciando il fatto che la foto è in bianco e nero e quindi potrebbero essere anche dei rubini o degli smeraldi, così come pure delle ametiste, tutti sanno che Sisi non amava portare anelli alle dita e che addirittura la fede la portava legata ad una catenina al collo.
La dama al suo fianco viene fatta passare per una delle fidate signore del seguito di Elisabetta: molti dicono si tratti di Maria Festetics, altri dicono Ida Ferenczy, ma Vitantoni dice chiaramente che entrambe non erano a Merano nel 1897. C’erano nel 1870-72, ma la dama non ha alcuna somiglianza con le due donne. Altri asseriscono che si possa trattare di Ludwiga Schaffgottsch ma anche questa non era a Merano nel 1897. Vi era nel 1872 sì poiché ne è accertata la presenza, ma la donna non presenta somiglianza con la dama di compagnia presente in foto.
Potrebbe essere Janka Mikes, una delle ultime dame che accompagnava l’imperatrice in montagna, ma nello stesso caso la sua presenza non è accertata nel soggiorno a Merano del 1897 né del 1872.
Durante il lavoro di ricerca dei diritti d’autore di questa fotografia, Vitantoni ha lungamente cercato sia nell’archivio di Castel Trauttmansdorff, sia al Museo Civico cittadino ma anche al Frauenmuseum di Merano laddove è accertata la presenza dell’immagine: nel primo caso, il museo ne possiede una copia e il direttore del castello indirizzò l’autore al Museo Civico. Dal Frauenmuseum venne rimandato a Trauttmansdorff perché anche loro ne possedevano solo una piccola copia in un pannello esplicativo. Nessuno sembrava avesse l’originale di questa immagine. L’autore scrisse anche all’autrice del libro “Frauen im Aufstieg”, Ingrid Runggaldier, che la utilizzò nel suo testo, ma anch’essa lo rimandò al Museo Civico di Merano. Poi scoprì che l’Hotel Adria è in possesso dell’originale.
Qualcuno pensa che la donna possa essere invece una famosa alpinista dell’epoca, Elizabeth Hawkins-Whitshed, che sovente andò in vacanza a Merano. Tuttavia Vitantoni non ne è propriamente convinto, ma quel che è ormai certo, dopo questa spiegazione, è che sicuramente la fotografia non immortala l’imperatrice Elisabetta d’Austria.