UNA NUOVA BRECCIA DI PORTA PIA PER I DIRITTI CIVILI SOPRATTUTTO QUELLI DELLE DONNE GIUDICARIESI

di Alessandro Giacomini

UNA NUOVA BRECCIA DI PORTA PIA PER I DIRITTI CIVILI SOPRATTUTTO QUELLI DELLE DONNE GIUDICARIESI

20 SETTEMBRE 1870 / 2022

Lo stato Italiano fu proclamato il 17 marzo del 1861 ma è con l’annessione dello stato Pontificio e la conseguente presa di Roma il 20 settembre del 1870 che di fatto nasce l’attuale stato Italiano.

Quindi il XX settembre ricorre l’anniversario dell’unità d’Italia che è stata festa nazionale fino al 1929 quando fu abolita in seguito agli accordi intercorsi tra il Vaticano e il regime fascista.

Teoricamente dovrebbe essere la festività per eccellenza, vuoi perché fu proprio abolita dal peggior regime della storia Italiana, vuoi perché obliterare intenzionalmente tale data è aprire una breccia al fondamentalismo.

Il contesto geopolitico i flussi migratori, l’estremizzazione della politica hanno generato personaggi politici che solo fino a qualche decennio fa erano impensabili.

Già nell’attualissima campagna elettorale si discute di modificare la legge 194, urge quindi una nuova breccia di porta pia perché solo una sana laicità potrà salvarci da questa deriva culturale.

Un anniversario sempre più impegnativo da ricordare, purtroppo è diventata una ricorrenza come quella che decantava Domenico Modugno:

“ il nostro anniversario non è sul calendario “, dalla stampa alla televisione nessun accenno , ad esempio, rattrista che questa data, allora decisiva per la raggiunta Unità Italiana, oggi venga segnalata dalla rai per ricordare la nascita di Sofia Loren.

Un anniversario dimenticato per opportunismo anche dai rappresentanti politici Trentini, obliterando pure, che a varcare quella porta c’erano pure 7 Trentini, mai commemorati.
Per ovvi motivi è una ricorrenza fastidiosa alle gerarchie clericali della chiesa cattolica, pertanto l’opportunismo e la genuflessione dei rappresentanti politici Italiani, fanno si che la festività non sopraggiunga.

Va sottolineato pure che non si tratta solo di legittima difesa della laicità, della nascita dello stato Italiano, ma è anche onorare la bandiera Italiana.

I bersaglieri al comando del generale Cadorna sconfissero gli zuavi pontifici e gli usurpatori furono scomunicati da Pio IX, autore delle ultime condanne di patrioti alla ghigliottina, per aver innalzato il tricolore sulla città eterna, che per ironia della sorte si ispira a quella francese introdotta dalla stessa rivoluzione, ben nota per la separazione assoluta dello stato dalla religione.

Le prime sporadiche dimostrazioni favorevoli agli ideali della rivoluzione francese, da parte della popolazione italiana, avvennero proprio nel 1789 con la comparsa, soprattutto nello Stato Pontificio, di coccarde di fortuna costituite da semplici foglie verdi di alberi, che vennero appuntate sui vestiti dei manifestanti richiamando le analoghe proteste avvenute in Francia agli albori della rivoluzione poco tempo prima dell’adozione della coccarda francese tricolore.

Per cui festeggiare la breccia di Porta Pia , oltre a celebrare l’unità d’Italia, è anche onorare la nostra cara bandiera tricolore.

Noi, ogni anno, vogliamo recuperare questa importante festa e la sua memoria per difendere la libertà dell’Italia , ancora oggi messa in discussione, da ingerenze clericali e politiche pericolose, soprattutto nei riguardi delle libertà e dei diritti civili delle donne.

Per questo motivo, in occasione della festività sarà attivato il servizio telefonico dedicato

 “ SOS Laicità al 320 9326607 “,
un servizio assolutamente, riservato, confidenziale e gratuito a disposizione di tutte le donne Trentine, soprattutto quelle Giudicariesi vittime di violazioni della laicità dello stato e dei diritti civili che, ad esempio, non possono abortire perché il presidio ospedaliero pubblico di riferimento, Tione, non è in grado di supportarle, in quanto tutto l’organico ginecologico è obiettore e quindi non può essere garantita l’interruzione volontaria di gravidanza .

 

Caldeggiamo quindi tutti i Trentini a festeggiare la ricorrenza, il tutto ovviamente non andrà certo affidato ad un moschetto in mano, ma a un più consono calice ricco di bollicine.

Alessandro Giacomini
Il responsabile UAAR per il Trentino
Consigliere Comunale di Massimeno