Una serata sull’intelligenza artificiale a scuola – considerazioni da insegnante

di Maura Binelli 

Una serata sull’intelligenza artificiale a scuola – considerazioni da insegnante

Quella di ieri è stata una serata che, lo ammetto, aspettavo con una certa curiosità, ma anche con un po’ di timore: non perché abbia paura della tecnologia (anzi!!), ma perché so quanto sia facile giudicare qualcosa di così complesso in modo superficiale.

Si è parlato a lungo di cosa significhi, oggi, crescere e insegnare in un mondo in cui l’IA sta entrando in tanti aspetti della vita quotidiana.

I tre relatori, erano tutti d’accordo sul fatto che, come insegnanti, ci troviamo davanti a una grande responsabilità: formarci, prima di tutto. Non possiamo pensare di guidare i nostri alunni se noi per primi non comprendiamo (almeno nelle sue linee essenziali) cosa sia davvero l’intelligenza artificiale, come funziona, quali limiti ha e quali sfide pone. La nostra formazione è il primo passo per non restare indietro, per non delegare alla paura o all’ignoranza decisioni che riguardano il futuro dei nostri alunni e studenti. Ma ciò che più mi ha colpito è stato il tema del pensiero critico. Se c’è una cosa che l’IA non può e non deve sostituire, è proprio la capacità di pensare con la propria testa. I bambini devono essere educati a interrogarsi, a porsi domande, a distinguere un’informazione attendibile da una errata, a capire quando uno strumento li aiuta e quando, invece, li limita. Questo dovrebbe diventare il vero obiettivo del nostro lavoro nei prossimi anni. L’intelligenza artificiale non è un nemico e nemmeno qualcosa da demonizzare. È uno strumento, potente sì, ma pur sempre uno strumento. E come tutti gli strumenti, può essere usato bene o male. Sta a noi (insegnanti, genitori, educatori) accompagnare i ragazzi a conoscerlo, a rispettarlo e a usarlo con consapevolezza.

Quella di ieri è stata una serata interessante, che mi ha lasciato molto su cui riflettere. Ma soprattutto, mi ha ricordato perché amo insegnare: perché ogni giorno, con ogni domanda dei miei alunni, ho l’occasione di seminare curiosità, responsabilità e libertà di pensiero… anche (e forse soprattutto) in un’epoca di intelligenza artificiale.

Un ringraziamento speciale alle Consulte delle Giudicarie per aver organizzato questo interesse momento.