Variante di Pinzolo: consegnato il cantiere dell’opera
Via libera alla realizzazione della nuova viabilità per liberare i centri abitati dalla morsa del traffico
Il Ministro ha avuto parole di elogio per l’Autonomia, che consente la realizzazione di interventi come questo, sul piano normativo e anche economico, senza costi accessori per lo Stato. La variante di Pinzolo, assieme a quella di Ponte Pià e a quella di Cles, che verrà consegnata prossimamente, consentirà, è stato detto ancora, un miglioramento complessivo della mobilità in tutta questa parte del Trentino occidentale e si sposerà con i lavori avviati anche in altre parti del territorio, fra cui Trento e la Busa di Riva del Garda, dove è attiva la stessa impresa che realizzerà la variante di Pinzolo.
Il costo dell’opera è di quasi 90 milioni a cui si aggiungono le somme a disposizione (Iva, spese tecniche e quant’altro) per un totale di 116.800.000,00.
Il cantiere consegnato oggi interessa dunque un’opera fondamentale per la mobilità sostenibile e l’accessibilità in una delle zone turistiche più importanti del Trentino. La scelta strategica della Provincia, più volte ricordata nel corso della cerimonia di oggi, è stata quella di affidare la realizzazione della variante al Commissario straordinario ingegner Massimo Bonenti. Una scelta di cui è stata lodata la lungimiranza, resa possibile da una norma provinciale d’avanguardia che consente di agevolare la messa in opera di progetti come questo, ricorrendo appunto ad un commissario.
L’opera, che sarà realizzata dalla Consorzio Stabile S.A.C. Costruzioni, e impiegherà circa un centinaio di persone, si sviluppa fra il depuratore che sorge in località Martalac fino a monte dell’abitato di Carisolo, in prossimità dell’attuale CRZ.
La consegna di oggi, con la firma del relativo contratto, apre la fase progettazione esecutiva, formalizzando in via ufficiale la partenza dell’opera e la parziale consegna dei lavori limitatamente alla cantierizzazione. Per la progettazione esecutiva l’impresa ha a disposizione 120 giorni dalla consegna, quindi fino al 4 febbraio 2024.
Dal momento che anche la predisposizione dei tre cantieri necessari prevede 120 giorni lavorativi, si può procedere parallelamente per ottimizzare le tempistiche in prossimità della stagione invernale, dando ragionevolmente il via ai lavori dell’opera vera e propria per il marzo 2024.
Nel periodo di quattro/cinque mesi che si apre ora si provvederà anche all’assegnazione dell’incarico della Direzione lavori e della Sicurezza in fase esecutiva, la cui gara europea ha chiuso il 3 ottobre scorso, e si darà completamento alla procedura espropriativa, peraltro già avviata da tempo.
Le operazioni di cantierizzazione, per le quali è stato individuato l’ingegner Mauro Bonvicin quale Direttore dei Lavori e Coordinatore della sicurezza in fase esecutiva, comporteranno la strutturazione di tre campi che resteranno attivi per tutta la durata della realizzazione dell’opera, prevista nel cronoprogramma in 1037 giorni a partire dall’approvazione della progettazione esecutiva. I campi operativi previsti sono: Campo B (campo base) – Zona depuratore Giustino (Area del Comune di Giustino); Campo C (campo operativo) – Zona centrale a nord dell’area sportiva di Pinzolo (Area del Comune di Pinzolo); Campo D (campo operativo) – Zona svincolo nord (Area demaniale di competenza del Servizio Bacini Montani).
La circonvallazione di Pinzolo si sposa con quella prevista di Ponte Arche; entrambe, è stato sottolineato nel corso della giornata, faranno la differenza per chi abita in queste zone ma anche di quanti decidono di frequentarle come visitatori e turisti. I centri turistici che non hanno una circonvallazione sono oggi assediati dal traffico e quindi fortemente penalizzati, nonostante gli sforzi fatti in questi anni per proporre alternative “green”, sostenibili, al traffico provato. Le due infrastrutture daranno inoltre ai residenti la possibilità di percorrere più velocemente la tratta da e per Trento, con ovvi benefici per chi deve frequentare il capoluogo.