Vittorio Sgarbi incanta il pubblico con una “lectio magistralis” sull’opera dei Baschenis in val Rendena
Serata dedicata all’arte quella di ieri davanti alla chiesa di San Vigilio di Pinzolo. L’evento, organizzato dalla Apt Madonna di Campiglio Pinzolo Val Rendena, è stato dedicato all’opera dei Baschenis in va Rendena ed ha visto la partecipazione del critico d’arte Vittorio Sgarbi. Poco dopo le 18, davanti a più di 500 persone, 350 seduto in seggioline ben distanziate e altri 150 tutti intorno in piedi, il Filò da la Val Rendena, diretto da Brunetto Binelli, ha aperto la manifestazione con una breve ma suggestiva rappresentazione del “Ballo della morte” con figuranti in costume. Dopo un breve saluto del presidente dell’Apt, Tullio Serafini, e una brevissima introduzione di Giuseppe Ciaghi, il maggior conoscitore dell’opera dei Baschenis in Rendena, la parola è stata presa da prof. Vittorio Sgarbi con queste parole: “E’ stato particolarmente generoso nei miei confronti il prof. Ciaghi nella sua presentazione…”. La prima parte del tuo intervento è stata incentrata sulla sua polemica personale nei confronti della gestione della pandemia in Italia e della cattiva informazione della stampa anche internazionale durante il “lockdown”, creando in alcuni spettatori un certo imbarazzo. Lasciata la polemica politica, l’attento pubblico ha potuto apprezzare la lezione di storia dell’arte del bravissimo critico. Più di un’ora e mezza di monologo intenso, carico di collegamenti tra i Baschenis e gli artisti dell’epoca, sottolineando le particolarità dei pittori di Averara ed i riferimenti al contesto italiano ed europeo. Insomma, un evento d’arte molto apprezzato dal pubblico che, per quasi due ore, ha seguito con attenzione il professor Sgarbi, che in giornata, accompagnato dal Giuseppe Ciaghi e dai volontari delle diverse chiese affrescate della Rendena, ha potuto rivedere o scoprire tutte le opere realizzate dai Baschenis nel corso di un secolo, a cavallo del XV e XVI secolo.