15 agosto: ‘Vecchia Rendena’ a Bocenago
A Ferragosto la Val Rendena si tuffa nel passato grazie alla 32esima edizione di
“Vecchia Rendena”¦ come eravamo
quattro passi fra vecchi mestieri e usanze”
Rivivere il passato, dare senso al presente, credere nel futuro.
Questi gli elementi con cui, da 32 edizioni, a Bocenago si rinnova l”™appuntamento con “Vecchia Rendena”¦ come eravamo”¦ quattro passi fra vecchi mestieri e usanze”.
Un evento che, mercoledì 15 agosto, dalle 15:00 alle 19:00 riporterÁ il paese agli inizi del Novecento. Nessuna insegna luminosa, niente macchine e nessun cartello stradale. A scandire la giornata ci saranno solo il rumore degli attrezzi, il vociare dei passanti e il brusio delle genti di montagna al lavoro. Una giornata di festa in occasione della Sagra paesana allietata dal canto delle lavandaie, il suono della “racola” e le note della banda.
Un vero e proprio “tuffo” nel passato – organizzato dal Comitato Vecchia Rendena, dalla Pro Loco Bocenago e dal Comune – che vedrÁ la presenza di circa 200 figuranti impegnati in una sessantina di “vecchi” mestieri.
Arrotini, lavandaie, carbonai e ancora casari, cacciatori e portatrici d”™assi per valorizzare la cultura agro-silvo-pastorale alpina. 270 i volontari al lavoro per quella che, a tutti gli effetti, come la definisce il primo cittadino, Walter Ferrazza è la “Festa dell”™etnografia trentina”.
«Non possiamo che essere orgogliosi di questa manifestazione ”“ sottolinea il sindaco ”“ perché siamo convinti che conoscere e rispettare il passato sia fondamentale per poter crescere e credere nel futuro».
La formula ormai è consolidata e la macchina ben oliata «la cosa che ci fa molto piacere ”“ aggiunge Ferrazza ”“ è che ogni anno sono moltissimi quelli che, sentendosi parte integrante di Bocenago, ci chiamano per partecipare ed indossare i vestiti dell”™epoca».
Non solo però una rievocazione di antichi mestieri, la proposta è infatti una singolare esperienza multisensoriale che spazia tra il profumo di fieno e legno all”™aroma di caffè. Permette di “toccare con mano” i vecchi strumenti di lavoro e di degustare i piatti e i prodotti tipici: dalla polenta alla strinadina, passando per il patugol, la Spressa e i canedarli.
Un connubio vincente che, indipendentemente dal meteo, porta in paese migliaia di persone.
In calendario un ricco ventaglio di appuntamenti. «Anche quest”™anno riproporremo il kaiserjager ”“ prosegue il sindaco ”“ che sparerÁ con il cannone e daremo più spazio agli animali della fattoria».
Non mancheranno poi la sfilata della Banda comunale di Caderzone Terme, alle 16, i balli con il Gruppo asburgico, alle 16:30, e dalle 17 la manovra dei Vigili del Fuoco con una vecchia pompa a mano e i secchi in tela.
Infine, ad accompagnare tutti verso la chiusura ”“ oltre al “Laboratorio del burro” e lo speciale “Annullo filatelico” – saranno il Concerto di campane, alle 18, e la Santa Messa con processione, alle 20.
Anche per questa edizione gli organizzatori hanno previsto la presenza di bus navetta che collegheranno il paese ai parcheggi disposti a fondo valle.